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Juventus

Allegri, senza Real è crisi: due anni esatti senza il calcio di Max

Scritto da
Marco Giordano

Due anni esatti senza panchina, i top club cambiano, ma il suo nome non c’è: Allegri rischia di esser dimenticato dal calcio che conta

Si parte sempre da lì, dalla data dell’esonero, dal momento in cui non sei più proprietario di una panchina sulla quale poter continuare a fare incetta di titoli. Il punto da cui si parte per Massimiliano Allegri è datato il 17 maggio del 2019: praticamente, due anni fa esatti. Fu quello il giorno in cui venne ufficializzato il suo addio alla Juventus, un allontanamento non richiesto e non desiderato.

Andrea Agnelli, ormai stufo di vincere solo in patria, credeva nell’internazionalizzazione della sua squadra attraverso tecnici diversi, che non parlassero più di musetto corto ma che esprimessero concetti di calcio internazionale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Massimiliano Allegri si è messo in attesa, dopo aver rifiutato il Real Madrid, sperando di fare il classico percorso di chi si lascia un po’ desiderare e poi trova la soluzione perfetta.

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Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi durante la Supercoppa italiana del 2017 (Getty Images)

Allegri e quella paura dei ricordi cancellati

Un tricolore al Milan, cinque di fila alla Juventus: impresa, praticamente, unica nel suo genere. Eppure, negli ultimi anni, le panchine di tutte le più grandi squadre europee sono cambiate. Un grande valzer che ha visto allenatori anche meno titolati come Tuchel e Pochettino perdere la propria sistemazione trovarne immediatamente una che li ha condotti ad ancora maggior blasone. I grandi tecnici si spostano, possono esser esonerati, per poi finire sempre a gestire un top club.

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È legittimo chiedersi perché in questi due anni nessuno abbia corteggiato Massimiliano Allegri in modo irrinunciabile. Una dimensione troppo “italiana”? Un tecnico non ritenuto capace di esprimere un calcio al passo con i tempi? Queste domande possono essere cancellate in un attimo se il Real Madrid opterà per il livornese alla guida della Casa Blanca.

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Qualora questo non dovesse avvenire, allora l’ipotesi che il grande calcio si stia dimenticando di Allegri è concreta, forte, quasi inoppugnabile. Ripartire da un club, come ad esempio il Napoli, rappresenta un rischio ma anche una possibilità se il Real non dovesse farsi avanti. Così come tornare alla Juventus potrebbe avere molti più contro che Pro in un momento storico nel quale diventa difficile anche immaginare una rifondazione di una rosa che non sta esprimendo i valori immaginati. Questi motivi per i quali la carriera di Massimiliano Allegri e al suo ultimo Grande bivio: riuscirà ad imporsi anche fuori dall’Italia? Riuscirà a tornare Re Mida della panchina? Pochi giorni, al massimo un paio di settimane e le prime risposte saranno certe.

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