Milan, la nuova strategia per evitare un’altra difficile cessione

Il Milan dopo aver perso Donnarumma e Calhanoglu potrebbe perdere anche un altro dei suoi big e Maldini valuta di spalmare il suo ingaggio

Dopo Donnarumma e Calhanoglu anche quello di Alessio Romagnoli sembra un lungo addio al Milan… o forse no. Il difensore centrale italiano è reduce da una stagione in cui ha perso i galloni di titolare a causa della compatibilità della coppia composta da Kjaer e Tomori e di qualche problema fisico che lo ha limitato. A meno di dodici mesi dalla fine del suo contratto con i rossoneri, dunque, le riflessioni sono in atto su ambedue i fronti. Pensare un suo futuro lontano dal Milan comunque è tutt’altro che improbabile. Ai rossoneri sostanzialmente è rimasta questa finestra di mercato per piazzarlo e incassare qualcosa dal suo addio, altrimenti può perderlo più avanti a zero. A meno che non dovesse giungere il rinnovo, come prospettato questa mattina da il ‘Corriere della Sera’. Il caso di Romagnoli non è l’unico a far rumore poiché il direttore tecnico Paolo Maldini dovrà pensare anche a Kessié.

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Maldini (Getty Images)

Milan, il futuro di Romagnoli è un rebus: rinnovo con ingaggio spalmato oppure addio

Il difensore vuole recuperare il terreno perduto nello scorso campionato ma è alle prese anche con gli interrogativi generati dalla sua posizione contrattuale. Il Milan ha dimostrato di recente di essere orientato a trattare soltanto a certe condizioni altrimenti non è disposto ad accettare qualsiasi tipo di ‘ricatto’ sui rinnovi.
Secondo il ‘Corriere della Sera’, Maldini e la dirigenza rossonera stanno valutando l’opportunità di spalmare l’attuale ingaggio di 3.5 milioni di euro.
Se non dovesse raggiungersi un accordo però per Romagnoli potrebbe profilarsi la possibilità di una separazione dal club al quale è giunto nel 2015.

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Il capitano del Milan rappresentò uno degli elementi con cui i rossoneri tentarono di avviare la riorganizzazione per tornare ai fasti degli anni scorsi. Romagnoli pertanto venne acquistato dalla Roma in cambio di 25 milioni perché ritenuto uno dei maggiori prospetti in circolazione in Italia in quel periodo. A 26 anni, il calciatore può ancora rilanciare la sua carriera e fa ricredere il ‘Diavolo’.