“Non una squadra, una caserma…”: l’inquietante racconto del portiere

Il portiere del Seregno racconta pesanti retroscena sulla ‘guerra’ nel club con il presidente ai ferri corti con la dirigenza del club.

Negli ultimi mesi più volte abbiamo conosciuto il Seregno, club di Lega Pro, per le sue particolari iniziative. Ora è una brutta vicenda, nel mondo del calcio, quella che coinvolge il club brianzolo. A riverlarlo è il portiere del club Ermanno Fumagalli, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il portiere ha descritto grande tensione nel club ed ad un certo punto ha paragonato la situazione alla serie tv ‘Gomorra’.

L’estremo difensore ha raccontato di una situazione paradossale con una sorta di ‘guerra fredda’ tra il presidente del club Erba e tre ex dirigenti, guidati dall’ex direttore generale Corda. 

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pallone calcio
palloni calcio (Getty Images)

Serie C, le parole del portiere del Seregno

Fumagalli ha raccontato alla rosea una situazione inaccettabile fin dagli allenamenti dove ha svelato addirittura di clamorose quanto preoccupanti minacce. Ecco le sue dichiarazioni:

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“Ormai non era più calcio, il clima era davvero pesante, fin dagli allenamenti. Più che una squadra sembrava una trincea e alla fine ho capito che la situazione era davvero grave quando mi hanno minacciato. Prima dell’allenamento sono venute persone ‘vicine alla squadra’ e mi hanno addirittura detto che sarebbero venute a casa, che dovevo salutare mio figlio. Ho pensato di lasciare, ma il presidente Erba ci ha tolto da questo incubo. Prima era come Gomorra, ora ho riconquistato il calcio”.