“Arrestati 160 tifosi”: incidenti allo stadio, annuncio ufficiale dopo il caos

Una nuova follia collettiva interessa il calcio: in Marocco, arrestati 160 tifosi dopo le baraonde scaturite al termine di un match di coppa

Ancora una volta calcio e violenza si intrecciano e restituiscono un nuovo fine settimana di follia. L’ultima si è registrata in Marocco e ha coinvolto un gran numero di persone. L’episodio si è verificato nella Coupe du Trône, conosciuta pure come coppa del Marocco, organizzata dalla FRMF. I tumulti, a distanza di pochi giorni da quelli che si sono sviluppati in Messico, questa volta si sono verificati nella gara valida tra FAR Rabat e MAS Fes per i sedicesimi di finale.

Prato e palloni in uno stadio
Prato e palloni in uno stadio (La Presse)

La partita è terminata 2-0 in favore della squadra ospite. La formazione di Abdelhay Ben Soltane ha sboccato l’incontro siglando la prima rete dopo soltanto sette minuti con l’attaccante Alaeddine Ajaraie. Il raddoppio è stato poi firmato da Ayoub Lakhdar a pochi secondo dal novantesimo. L’eco mediatico esercitato dalla partita però fa riferimento a en altro.

Una foto di Rabat
Rabat (Ansa Foto)

Coppa di Marocco, follia dei tifosi del FAR Rabat: 160 arresti dopo la partita contro il MAS Fes

A provocare l’azione violenta dei tifosi di casa è stata la sconfitta per 2-0. Un gruppo abbastanza nutrito di scalmanati ha invaso il terreno di gioco nel tentativo di raggiungere successivamente il settore ospiti. Come ripreso da ‘Sportface’, secondo la polizia marocchina sarebbero state arrestate 160 persone. Tra questi, addirittura novanta sono minorenni. L’arresto è stato necessario a causa degli atti di violenza generati dai tifosi, in possesso inoltre di armi. I tifosi sarebbero stati pure ubriachi e avrebbero anche causato dei danni.

La direzione generale della sicurezza nazionale (DGSN) ha poi aggiunto che sarebbero stati 103 i membri della polizia rimasti feriti nel corso degli scontri, 57 invece i tifosi.

L’episodio si è verificato pochi giorni dopo il ritorno dei tifosi negli stadi a distanza di due anni. Gli impianti, così come successo anche negli altri paesi, sono rimasti a porte chiuse a causa della minaccia rappresentata dal Covid-19.