Il Ct Mancini ha parlato del suo futuro in occasione della conferenza stampa odierna che precede la sfida con la Turchia.
La delusione è stata enorme. La mancata qualificazione dell’Italia ai prossimi Mondali ha scosso il Ct Roberto Mancini il quale, in questo week-end, ha riflettuto a lungo in merito al proprio futuro non escludendo la possibilità di dimettersi. Uno scenario che il presidente della Figc Gabriele Gravina ed i giocatori hanno cercato di scongiurare, manifestando all’allenatore stima e riconoscenza per quanto fatto fin qui.
Nel frattempo la Federazione ha cercato di cautelarsi, vagliando una serie di possibili sostituti comprendente Fabio Cannavaro (in tandem con Marcello Lippi nella veste di direttore tecnico) e di Andrea Pirlo, alla ricerca di una nuova sfida dopo quella agrodolce vissuta alla Juventus. Opzioni da tenere pronte, in caso di separazione tra le parti.
Gli ultimi contatti, però, si sono rivelati produttivi al punto da convincere Mancini a restare alla guida degli azzurri. Ad annunciarlo è stato lui stesso, nel corso della conferenza odierna di presentazione della gara di domani contro la Turchia (battuta 3-1 dal Portogallo). Gli ultimi dubbi sono stati vinti: l’allenatore rimarrà alla guida della Nazionale.
“Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Fa piacere, poi ne riparleremo nei prossimi giorni: ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare per il futuro. Tutto qui”. Poche parole, con le quali il Ct ha voluto fare chiarezza in merito alla sua posizione.
Definita la questione, ora la selezione andrà incontro ad una vera e propria rivoluzione. L’occasione per testare nuovi elementi arriverà nelle sfide che vedranno l’Italia affrontare l’Argentina (primo giugno) e la Germania (tre giorni più tardi). Un doppio confronto da utilizzare per porre le basi da cui ripartire. Il Mondiale è svanito, ora la Nazionale va ricostruita.
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