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Serie A

Sabatini si mangia le mani: dietrofront e confessione inedita

Scritto da
Simone Cola

Reduce dall’incredibile salvezza e dal clamoroso divorzio con la Salernitana, Walter Sabatini ha detto la sua sul calciomercato odierno.

In un calcio come quello di oggi dove le cifre sembrano sempre più senza controllo, poter contare su un direttore sportivo esperto e bravo a fiutare affari low cost può fare la differenza per un piccolo club. Determinando le sue fortune sia sul campo che sul piano economico. E tra queste figure spicca senz’altro Walter Sabatini.

Walter Sabatini (LaPresse)

Arrivato a gennaio al capezzale di una Salernitana che tutti consideravano ormai spacciata, l’ex dirigente di Palermo, Roma, Sampdoria e Bologna ha operato sul mercato in tempi ristretti e con un budget limitato. Trasformando però la rosa campana e risultando protagonista assoluto, con il mister Davide Nicola, di una salvezza davvero clamorosa.

Pochi giorni più tardi però è arrivato il clamoroso divorzio con il club del presidente Iervolino. Una questione legata alle commissioni da destinare agli agenti, prassi ormai consolidata nel calcio moderno e che ha condizionato negli ultimi anni numerose trattative. Come ad esempio, ad altissimi livelli, quella che ha portato a rapporti sempre più tesi tra Pogba e il Manchester United prima del divorzio a zero che arriverà a fine giugno.

Fa tutto parte del gioco, secondo Sabatini. Che ha voluto dire la sua sulla questione intervistato dal Corriere della Sera.

Walter Sabatini (LaPresse)

La verità di Sabatini: “Che rimpianto Pogba”

L’esperto uomo mercato definisce infatti “una cavolata colossale” la fallita trattativa avviata anni fa con Mino Raiola proprio su Pogba. Che avrebbe potuto vestire la maglia della Roma, se Sabatini non avesse litigato con l’agente recentemente scomparso: “Voleva 4 milioni di commissioni, litigammo a sangue e ci insultammo. Ma penso di aver fatto una cavolata colossale: era un’operazione eticamente al limite, ma avrei portato al club un grandissimo valore”.

A proposito di etica Sabatini ribadisce che su certe questioni tutti sono d’accordo. Ma che in certe situazioni particolari è il caso di andare oltre, che il calcio è anche questo e si fa anche così. Come avvenuto ad esempio a Salerno sulla commissione concessa agli agenti di Mamadou Coulibaly.

“Rifarei tutto e cento volte. Il giocatore se ne sarebbe andato a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A altrimenti. Ho tutelato la Salernitana, un suo patrimonio, ho trasferito le richieste degli agenti al presidente. Che era al corrente di tutto come l’ad Milan”.

La salvezza con i campani è stata una vera e propria impresa, che ha rilanciato Sabatini nel novero dei grandi direttori sportivi. E che potrebbe schiudergli nuovamente le porte del calcio di altissimo livello: “Guardo avanti e lo faccio in alto, penso di meritarmi la Champions per intenderci. Ascolto i segnali, qualcosa succederà.”

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