Il Governo è al lavoro per rendere di nuovo possibile gli accordi tra i club e le agenzie di petting. La conferma del ministro Abodi.
Alla ripresa della Serie A, ormai, manca sempre meno. Il campionato, infatti, ricomincerà il 4 gennaio proponendo ai tifosi il sedicesimo turno in cui spicca il big match tra il Napoli capolista e l’Inter quinta a -11 dalla vetta. Una giornata, questa, destinata a passare alla storia: sarà la prima, infatti, in cui verrà applicato il fuorigioco semiautomatico già in funzione ai Mondiali. E le novità, per il calcio italiano, non finiscono qua.
Il Governo, infatti, ha iniziato a valutare l’idea di abrogare la norma che vieta ai club professionistici di stringere accordi di natura commerciale con le aziende operanti nel settore del betting. Il provvedimento, varato nel 2018 all’interno del Decreto legge “Dignità”, in particolare non consente la promozione (anche indiretta) relativa a giochi che prevedono vincite di denaro e ai club di avere sulle proprie maglie i marchi delle agenzie. Il tutto, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della ludopatia (in crescente aumento in Italia).
La decisione, presa all’epoca dall’allora ministro allo sport Vincenzo Spadafora, ha però creato diversi problemi economici alle squadre. ‘Tuttosport’ negli scorsi mesi, ad esempio, ha parlato di una perdita complessiva tra i 150 e i 200 milioni. Risorse su cui soprattutto i top club contavano molto, andate in seguito in fumo. Da qui la decisione dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni di rivedere l’attuale sistema, in modo tale da accogliere le richieste ricevute in questi mesi.
Novità in tal senso sono attese a breve. A confermarlo è stato il ministro Andrea Abodi, ai microfoni del sito ‘Notizie.com’: “Si sta lavorando per cercare di rendere nuovamente nel calcio legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting”. L’ex presidente della Serie B, intervenuto alla presentazione della terza edizione della manifestazione “RemaRoma per la vita”, in seguito è andato avanti.
“Stiamo lavorando per cercare di rimettere qualcosa a posto, qualcosa che ora non è in ordine, anche perché è particolare che chi organizza gli eventi non possa avere benefici, rispetto a una catena che parte proprio grazie a tutti gli investimenti che fa girare”. Buone notizie in arrivo, quindi, per le società di Serie A. Per quanto riguarda le tasse e le possibili rateizzazioni, il calcio italiano non riceverà favoritismi. Salvo sorprese, però, gli accordi legati al mondo del betting a breve diventeranno di nuovo possibili.
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