Pavido, opaco e spesso anonimo: De Ketelaere finora è stato un flop, ma Pioli ha un’ultima speranza per il suo Milan
Come ‘Asereje’ de Las Ketchup, anche Charles De Ketelaere è stato un tormentone durato tutta un’estate. I tifosi del Milan lo hanno prima sognato, poi atteso, infine abbracciato. Giunti al giro di boa, però, gli stessi stanno finendo col rimpiangerlo. Non tutti, ma c’è già una buona parte del supporting rossonero che ha iniziato ad avere timore di un flop definitivo da parte del giovane belga.
Sì, purtroppo bisogna essere brutali: Charles De Ketelaere finora è stato un vero e proprio flop al Milan. E lasciatevelo dire da uno che ha investito buona parte del proprio fanta-budget per assicurarselo. L’ex Brugge non è mai riuscito ad incidere realmente nell’undici di Pioli, che spesso e volentieri ha finito col preferirgli Brahim Diaz. Non certo una buona riuscita per un talento costato fior fior di milioni da parte del duo Maldini-Massara.
Quindici minuti al Mondiale col suo Belgio e meno di mille con il Milan, con un solo assist messo a referto in questa stagione. I numeri di CDK sono a dir poco impietosi, per un talento atteso come pochi in Europa: il Milan credeva di aver trovato finalmente il trequartista che cercava, ma il classe 2001 ha finito spesso nel perdersi nel 4-2-3-1 di Stefano Pioli. E anche quando è stato dirottato sulla fascia, non sempre ha prodotto buoni risultati.
Una cosa, però, non è in discussione di Charles De Ketelaere: la sua classe cristallina, la qualità che ha nel suo bagaglio tecnico. Su questo Pioli e buona parte dell’ambiente rossonero continuano a credere. Anche perché la storia è ciclica e spesso basta sfogliare qualche pagina più indietro per trovare la soluzione. Basta pensare alla parabola di Sandro Tonali in rossonero, che è diventato il pilastro del Milan campione d’Italia, dopo un primo anno sofferto e controverso.
E allora incrociano le dita Maldini, Massara, Pioli e tutto il tifo rossonero: la pazienza è sempre stata la vera arma del Diavolo, che ha aspettato venir fuori una squadra che prima della pandemia sembrava destinata all’ennesima rifondazione. Il tecnico milanista, dunque, tiene al caldo la propria speranza, covandola con calma e visione: magari, dopo un ulteriore periodo di adattamento, sarà proprio De Ketelaere ad essere il ‘rinforzo’ di gennaio. Quel valore aggiunto per portare il 4-2-3-1 di Pioli a giocarsi un nuovo Scudetto sino all’ultima curva.
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