Il Milan, in queste settimane, dovrà valutare la posizione di Leao. Il portoghese, in crisi, continua a chiedere cifre da top.
Il Milan si interroga dopo la sconfitta patita sabato per mano dell’Udinese. Un ko inaspettato, che complica i piani dei Campioni d’Italia, scesi nel frattempo al quarto posto in classifica, e azzerato l’euforia legata alla qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Per i rossoneri si tratta del settimo passo falso in questo 2023, che ha fatto emergere ancora una volta numerose criticità strutturali e a livello di gioco.
La difesa a 3, nonostante l’esplosione di Malick Thiaw, non ha fornito le rassicurazioni auspicate da Stefano Pioli il quale, durante la sosta dovuta agli impegni delle nazionali, valuterà se effettuare un altro cambio di modulo. L’allenatore, inoltre, dovrà cercare di rilanciare Rafael Leao la cui ultima rete risale ormai al 14 gennaio. Da quel momento in poi il portoghese si è limitato a fornire un assist il 26 febbraio, andando incontro a numerose prestazioni negative.
Un prolungato quanto inatteso periodo di difficoltà che, inevitabilmente, sta avendo ripercussioni anche nella trattativa riguardante il rinnovo del contratto dell’ala sinistra. Leao, come noto, è legato al Milan fino al 2024 ma i vari incontri andati in scena tra Paolo Maldini ed il suo entourage non si sono rivelati sufficienti per individuare un principio d’intesa.
In settimana, stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, andrà in scena un ulteriore confronto durante cui le parti proveranno a raggiungere un accordo. La distanza, intanto, è ampia. Il lusitano, che attualmente percepisce 1.6 milioni, ha fatto sapere di volere un ingaggio da top player. Tradotto: 7.5 milioni netti all’anno più un bonus da 2 milioni al momento della firma.
E non finisce qua, visto che Leao vorrebbe che fosse il Milan a pagare i 16 milioni richiesti dallo Sporting Lisbona. Richieste ritenute al momento esose dal club disposto ad arrivare, per quanto riguarda lo stipendio, ad un massimo di 6.5 tra parte fissa e bonus. Inoltre, andrà chiarita anche l’entità della clausola rescissoria, che il calciatore vorrebbe abbassare portandola dagli attuali 140 milioni a 70. Si vedrà a breve. La questione è spinosa: in caso di mancata intesa, il divorzio potrebbe davvero andare in scena al termine della stagione. Il Chelsea, intanto, resta alla finestra interessato.
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