Farioli è tornato a essere accostato alla Roma, ma la situazione è diversa da come sembra. Il favorito un altro, con Ranieri sempre sullo sfondo. Facciamo chiarezza sul casting in corso per la panchina giallorossa
A Trigoria, in questo momento, c’è una certezza e una grande incognita. La certezza si chiama Claudio Ranieri, che ha riportato entusiasmo, ordine e dignità. L’incognita è il futuro, quello che comincerà a luglio, quando la Roma dovrà decidere chi guiderà davvero il nuovo ciclo.
Ranieri è entrato in corsa, si è preso la squadra come fosse casa sua – perché in fondo lo è – e ha rimesso tutto al proprio posto con una naturalezza disarmante. Ma anche lui sa che non era stato chiamato per restare. O almeno, non per restare lì dove sta adesso.
Il progetto giallorosso è in fase di ripensamento. Si ragiona, si mettono sul tavolo ipotesi per una stagione che, sulla carta, dovrebbe segnare il vero inizio del nuovo ciclo Friedkin. E anche Ranieri, è cosa nota, sta partecipando attivamente a questa riflessione. Una volta finito il campionato scalerà dietro le quinte, da dirigente, da figura di riferimento istituzionale.
Ma è proprio qui che si insinua un dubbio. E se Sir Claudio ci ripensasse? Difficile trovare a Roma qualcuno che si opponga a una sua conferma. La stagione disputata ha convinto la dirigenza a fargli una proposta anche piuttosto importante per restare in sella. Lui sembra ancora dell’idea di ritirarsi, ma in questi casi non si sa mai. Ma intanto c’è da valutare anche le possibili alternative.
Roma, il casting allenatori: con Farioli solo un contatto tempo fa
La Roma, nel frattempo sta valutando altri profili. Le suggestioni, com’è inevitabile, non mancano. Ma anche lì, serve un po’ di filtro. Perché alcune ipotesi, per quanto affascinanti, si stanno via via sgonfiando. Ancelotti? Un sogno mai diventato trattativa. Allegri e Conte? Troppo complicati. Gasperini? La Roma ci ha anche pensato, ma permangono troppe perplessità.
E allora ecco che si torna al nome che più di tutti sembra mettere tutti d’accordo: Stefano Pioli. Uomo di equilibrio, tecnico esperto, gestore calmo e competente. Una figura che somiglia a Ranieri, per stile, per aplomb, per approccio. E la Roma ha fatto importanti passi in avanti nei suoi confronti. Non sarà una scelta di rottura, ma forse proprio per questo piace tanto.
Ma c’è anche un nome giovane che è tornato a circolare con una certa insistenza: quello di Francesco Farioli. Il tecnico classe ’89 sta portando a termine un piccolo capolavoro in Olanda. Idee moderne, calcio propositivo, carisma tranquillo. In Eredivisie ha lasciato il segno, ma all’Ajax ci sono molte difficoltà, anche economiche. E quindi con ogni probabilità saluterà Amsterdam a fine stagione.
Di Farioli vi abbiamo già raccontato qualche settimana fa. La Roma lo ha cercato, questo è vero. Non adesso, non negli ultimi giorni. Ma qualche mese fa, un contatto c’è stato. Un confronto, un interesse, un’idea. Poi però tutto si è fermato. Nessun aggiornamento, nessuna seconda chiamata, nessuna trattativa in corso.
Oggi, parlare di Farioli come opzione concreta per la panchina giallorossa sarebbe forzato. Il suo profilo piace, certo. Fa parte di una lista più ampia. Ma tra il piacere e la scelta c’è sempre di mezzo un abisso. Ad oggi se dovessimo esprimere un favorito diremmo sicuramente Stefano Pioli. Ranieri permettendo, of course.