Simone Inzaghi resta all’Inter? Dipende solo da lui: due indizi ce lo fanno pensare

Simone Inzaghi può restare all’Inter, ma tutto dipende dalle sue scelte. Marotta vorrebbe confermarlo, ma qualcosa ci lascia pensare che il futuro sia tutto nelle sue mani 

Simone Inzaghi con un'espressione pensierosa
Simone Inzaghi resta all’Inter? Dipende solo da lui: due indizi ce lo fanno pensare (AnsaFoto) – serieanews.com

La situazione dell’Inter è a suo modo paradossale. A un passo dal triplete, ora rischia di chiudere la stagione con lo spettro del famigerato zero tituli evocato da Mourinho nel 2010. Sarebbe uno smacco enorme, soprattutto considerando la qualità e la solidità mostrate dalla squadra lungo tutto l’arco dell’annata.

Paradossale, sì. Perché a ben vedere, questa Inter ha fatto una signora stagione. Ha tenuto la barra dritta nonostante una rosa corta, infortuni a raffica e un calendario che non ha mai concesso tregua. Ma il calcio, si sa, giudica alla fine. E tra Serie A, Coppa Italia e Champions, la bilancia dei trofei rischia di restare ferma.

Il campionato si è complicato. Il Napoli ha messo il muso davanti con tre punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine: niente è impossibile, ma di certo non è semplice. In Coppa Italia ci ha pensato il Milan, e ora inevitabilmente tutti gli occhi si sono spostati sulla Champions, dove il 3-3 di Barcellona è diventato la nuova fune a cui aggrapparsi. A San Siro si deciderà tutto. O quasi.

Già, perché c’è un altro fronte aperto. Uno meno visibile, ma forse più delicato: quello del futuro di Simone Inzaghi.

Ora, di solito in questi casi si inizia col classico balletto dei se e dei ma. Ma stavolta no. Perché Beppe Marotta, che non è uno che parla a caso, prima di Barcellona ha detto chiaro e tondo che è impensabile muovere una critica a questa squadra o al suo allenatore.

Tradotto: Inzaghi resta. O meglio, può restare. Perché la decisione, a questo punto, non sembra più del club. Tocca a lui.

Inzaghi, dipende tutto da te: per due ottimi motivi

Ecco il primo indizio. Un messaggio neanche troppo cifrato, lanciato nel momento più delicato della stagione. L’Inter gli affida la continuità del progetto, ma senza pressioni o clausole nascoste. È una scelta aperta, che rispetta il lavoro fatto e i risultati — anche se alla fine non si sollevano coppe.

Simone Inzaghi con un'espressione contrita
Inzaghi, dipende tutto da te: per due ottimi motivi (AnsaFoto) – serieanews.com

Il secondo indizio, forse ancora più rivelatore, arriva da molto lontano. Ma fa rumore. Perché quando Pep Guardiola parla, il mondo del calcio ascolta. E quello che ha detto di Simone Inzaghi non è passato inosservato. “È uno dei migliori allenatori in circolazione”, ha dichiarato. Un endorsement pesante, soprattutto perché arriva da chi detta legge in Premier League. E gli altri prendono appunti.

E allora la domanda è inevitabile: e se fosse Inzaghi a scegliere di andare via?

Perché il mister non ha mai nascosto di essere affascinato dall’idea di allenare in Premier. E perché ha già fatto capire che per restare chiede una cosa molto semplice: una rosa vera. Profonda, completa, attrezzata. Non una squadra da miracolo continuo, ma da ambizione reale.

Se quelle condizioni non ci saranno, è lecito pensare che comincerà a guardarsi intorno. E non dovrà neppure cercare troppo. Uno che “rischia” di fare due finali europee in tre anni non resta di certo a piedi.

C’è il Tottenham, che con tutta probabilità saluterà Postecoglou a fine stagione, anche se dovesse vincere l’Europa League. E c’è il Chelsea, che se Maresca non va in Champions potrebbe decidere di cambiare. Entrambe potrebbero davvero fare un pensierino a Simone Inzaghi.

La domanda, quindi, non è se l’Inter lo voglia. Ma se lui voglia ancora l’Inter. Perché questa volta non è il club a decidere. È il mister. E il futuro, stavolta, è davvero una questione personale.

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