Ghisolfi parla chiaro, ma tra le righe si legge molto di più. Vi spieghiamo cosa c’è dietro le parole del ds e sull’interesse di Milan e Napoli
Le voci corrono, i tifosi si interrogano, il mercato sussurra. Ma a mettere un punto – per ora – è stato direttamente il direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi. Parole misurate, ma non banali. E soprattutto, parole che pesano, perché arrivano nel bel mezzo di un momento cruciale per il club.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima del match contro il Genoa, Ghisolfi ha fatto chiarezza sulla situazione Svilar. O meglio, ha detto quel tanto che basta per dare un messaggio preciso all’ambiente: nessuna corsa contro il tempo, ma anche nessuna incertezza. La Roma sa cosa vuole. E, per il momento, si sente in controllo.
«Non abbiamo fretta, ha un contratto fino al 2027 e ci stiamo parlando. Siamo ottimisti, lui vuole restare alla Roma e noi vogliamo costruire il futuro con lui». Bastano queste parole per capire il senso della posizione giallorossa: la Roma vuole rinnovare, certo, ma lo farà con calma, senza lasciarsi prendere dall’ansia di perdere un giocatore importante.
Un approccio che si spiega facilmente: Svilar ha ancora due anni di contratto e, per quanto sia diventato titolare e uomo-copertina negli ultimi mesi, la società non si trova con l’acqua alla gola. Al contrario, ha la forza di aspettare, di negoziare a condizioni che ritiene eque e, se serve, di valutare eventuali offerte che dovessero arrivare.
Ed è proprio qui che la faccenda si fa interessante. Perché il nome di Mile Svilar ha cominciato a circolare in ambienti importanti. Si è parlato del Milan, si è parlato del Napoli, ma da Trigoria la linea è netta: se anche dovesse arrivare una proposta irrinunciabile, non sarà presa in considerazione se proviene da club italiani.
Una presa di posizione chiara, che racconta anche una certa voglia di alzare l’asticella. La Roma non intende rafforzare dirette concorrenti. E se davvero qualcuno vuole portarsi via Svilar, dovrà mettere sul tavolo una cifra importante – e soprattutto farlo dall’estero.
Il Manchester United, il Chelsea, il Bayern Monaco per il dopo Neuer: questi sono i profili dei club che potrebbero essere considerati interlocutori, qualora si arrivasse a valutare una cessione.
Ma è un’ipotesi remota, almeno per ora. Anche perché Ghisolfi ha fatto capire che il rinnovo non è solo un’opzione, ma una vera e propria volontà comune: «Lui merita questo rinnovo e ne stiamo parlando, c’è anche da valutare l’aspetto finanziario. Sono trattative».
Insomma, per ora tutto tranquillo sul fronte Svilar. Il portiere è considerato centrale nel progetto futuro, ma senza mettere pressione né a lui né all’ambiente. Nessun ultimatum, nessun affondo mediatico. Solo una trattativa in corso, tra persone che si rispettano e che sanno cosa vogliono.
Il resto verrà, quando sarà il momento. Ma una cosa è sicura: la Roma non ha nessuna intenzione di farsi cogliere impreparata. E la sensazione è che, stavolta, anche il giocatore voglia davvero restare. A meno di offerte davvero irrinunciabili sia per lui sia per la sua squadra attuale.
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