“Mai state in C”: con la retrocessione della Sampdoria ora restano solo 6 squadre

La caduta della Sampdoria segna una svolta dolorosa, ma apre anche uno squarcio nella storia del nostro calcio. Restano in sei, sospese tra orgoglio e sopravvivenza. Un club sempre più raro, che oggi vale come un titolo

Tifosi Sampdoria allo stadio Menti di Castellammare di Stabia
“Mai state in C”: con la retrocessione della Sampdoria ora restano solo 6 squadre (Foto: LaPresse) – serieanews.com

Certe notizie non fanno rumore: rimbombano. E quando arriva quella parola lì, Serie C, piazzata accanto al nome Sampdoria, non c’è bisogno di spiegare. È già tutto chiaro, eppure fa fatica a entrare in testa. Perché una squadra che ha giocato una finale di Champions a Wembley, che ha visto giocare insieme Vialli e Mancini, che ha portato sulle spalle la maglia più romantica d’Italia, non può ritrovarsi lì. E invece sì, può eccome.

La retrocessione in C non è solo un verdetto sportivo. È una ferita aperta. È la certificazione che non basta il blasone, non bastano le glorie passate, non bastano le maglie appese alle pareti. Il calcio, quando decide di punirti, lo fa senza guardare in faccia nessuno. Neanche Genova. Neanche chi ha scritto pagine piene di poesia.

E allora ci si ritrova, da un giorno all’altro, fuori. Fuori dalla mappa che conta, fuori dalle cronache della domenica, fuori persino dalle discussioni da bar. E se la Sampdoria piange, c’è chi — silenziosamente — tira un sospiro di sollievo. Perché con questo tonfo, il club degli “intoccabili” si è fatto ancora più ristretto.

Le 3 big, ma non solo: le 6 squadre mai scese in Serie C

Sono rimaste in sei. Sei squadre italiane mai retrocesse in Serie C. Sei nomi che non rappresentano solo il calcio italiano, ma ne custodiscono le fondamenta. Alcune sono state vicine al baratro, altre hanno dovuto lottare contro sé stesse più che contro gli avversari. Ma nessuna ha mai varcato quella soglia.

Tifosi Roma e Lazio
Le 3 big, ma non solo: le 6 squadre mai scese in Serie C (AnsaFoto) – serieanews.com

E il bello è che in questo gruppetto non ci sono solo “le solite tre”. Certo, Juventus, Milan e Inter sono lì, come prevedibile. Ma ci sono anche Roma, Lazio e Torino, che pur con tutte le loro crisi cicliche, non hanno mai toccato il fondo. Nemmeno quando i conti piangevano, nemmeno quando la classifica tremava.

Questo primato, che a molti può sembrare una curiosità da statistici, ha invece un valore simbolico enorme. È il segno di un filo che non si è mai spezzato. Di una resistenza, a volte anche testarda, alla caduta definitiva.

Napoli, Fiorentina, Genoa: chi c’era e chi ha perso il posto

Fino a poco tempo fa, c’erano anche altri. Il Napoli, ad esempio, che in C ci è finito ai tempi del fallimento, quando la Serie A sembrava lontana anni luce. O la Fiorentina, naufragata e poi risorta. Il Genoa, il Bologna, la stessa Parma. Tutti hanno conosciuto il lato oscuro. La Samp, fino a ieri, poteva vantarsi di essere rimasta fuori. Poi ha smesso di lottare, o forse ha lottato troppo tardi.

i tifosi del Napoli ai tempi della Serie C
Napoli, Fiorentina, Genoa: chi c’era e chi ha perso il posto (AnsaFoto) – serieanews.com

La Serie C non è una punizione: è uno stato d’animo. Una sensazione di marginalità, di scomparsa, di calcio che diventa improvvisamente piccolissimo. Per una tifoseria come quella blucerchiata è un colpo al cuore. Per chi ci è già passato, è un ricordo che ancora brucia.

Essere ancora lì, tra le sei, oggi ha un sapore diverso. È come aver resistito a un’alluvione. Ci si guarda attorno e si scopre che molti compagni di viaggio non ci sono più. Non è superiorità: è solo fortuna mista a una certa capacità di restare in piedi anche quando tutto vacilla. Un equilibrio che non si compra e non si improvvisa.

La C non fa sconti, ma la storia nemmeno. E adesso che la Samp è caduta, chi è rimasto in piedi farebbe bene a ricordarsi che nessuno è davvero al sicuro.

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