La Roma tifa Sunderland, senza troppa poesia: sabato prossimo c’è in gioco un pezzo del futuro. Due nomi, un incastro perfetto, e una finale da guardare con il fiato sospeso
In questa estate, che per la Roma sarà sicuramente di transizione, ci sarà bisogno di tutto. Tanti acquisti, tante cessioni, ma soprattutto tanti soldi per portare a termine un mercato che segnerà l’inizio di un nuovo ciclo.
Claudio Ranieri, come noto, dirà addio alla panchina a fine stagione. L’ultima tappa di una carriera lunga e gloriosa. Da luglio scalerà di qualche gradino, si accomoderà dietro una scrivania, e al suo posto arriverà qualcuno chiamato a fare ripartire la Roma con idee nuove e un progetto lungo.
Ma prima di passare la mano, c’è una missione ancora da completare: riportare la Roma in Champions League. Il finale è tutto da scrivere, ma la rimonta è stata clamorosa, e con due giornate alla fine l’obiettivo è ancora alla portata. Anche l’Europa League, a voler essere pragmatici, potrebbe andare bene.
Anche perché il nuovo allenatore potrebbe essere di nuovo Gasperini. Sì, proprio lui. Sembrava sfumato da tempo, con tanto di dichiarazioni di Ranieri a chiudere ogni porta, ma adesso la situazione è cambiata. Da Bergamo parlano di nuovi segnali, di garanzie tecniche che i Friedkin avrebbero promesso, e di un Percassi ormai stanco del Gasp.
La Roma parte dalle cessioni: Le Fee e Abraham se il Sunderland vince
Ora, per costruire una squadra che rispecchi l’idea di calcio di Gasperini, serviranno tanti giocatori e quindi tanti soldi. Parte di questi potrebbero arrivare proprio dalla qualificazione in Champions, ma non solo. Ovviamente alcuni fondi arriveranno anche dalle cessioni. Alcune dolorose, altre meno. Perché non tutti rientrano nel progetto. C’è chi ha già le valigie pronte.
Un nome su tutti: Enzo Le Fée. Acquistato per 23 milioni di euro la scorsa estate, è diventato ben presto un oggetto misterioso di quelli contestati a Ghisolfi. Mai realmente inserito, mai continuo, fino alla cessione in prestito a gennaio. Destinazione: Sunderland, seconda divisione inglese. Lì c’è un dettaglio fondamentale: l’accordo prevede l’obbligo di riscatto in caso di promozione in Premier League. E sabato prossimo il Sunderland si gioca tutto nella finale playoff contro lo Sheffield.
Il riscatto di Le Fée significherebbe 23 milioni netti per la Roma. Ma non finisce qui. Perché in caso di promozione, i Black Cats sarebbero interessati anche a un altro calciatore giallorosso: Tammy Abraham. L’attaccante inglese rientrerà dal prestito al Milan e tornerà a essere un nodo da sciogliere, a meno che non decidano di riprenderlo a Milano. Gasperini potrebbe anche decidere di valutarlo, ma per ora è cessione sicura. In quel caso si parte da una base di circa 20 milioni.
Dunque, tra Le Fée e Abraham, in ballo ci sono circa 40 milioni. Non bruscolini. Ecco perché, sabato 24, da Trigoria a Testaccio, qualcuno guarderà quella finale con gli occhi incollati allo schermo e la sciarpa del Sunderland al collo. Non sarà romanticismo, sarà necessità. Perché certe estati partono da lontano, anche da uno stadio inglese che apparentemente non c’entra nulla con la Roma. Ma che, in fondo, può valere un tesoretto.