Tare atterra a Milano con un dossier caldo in mano: il futuro di Theo è appeso a un filo. Tre nomi per sostituirlo, tre strade già tracciate. Il Milan prepara la prima grande svolta della sua estate
C’è grande attesa per l’arrivo di Tare a Milano. L’ufficialità del nuovo DS non è solo una formalità, è il primo vero semaforo verde per il Milan che verrà. Perché la stagione sta finendo. E non bene. Anzi, nel peggiore dei modi. E la voglia di cambiare aria, facce, ritmo, si sente forte in tutto l’ambiente rossonero.
Il cambio di rotta sulla questione direttore sportivo è lo specchio di tutto questo. Nelle ultime settimane stava prendendo piede l’idea di gestire tutto in casa, con chi c’era già. Profilo basso, continuità. Poi è arrivata la batosta della Coppa Italia, seguita da un finale di campionato molle, spento. Il Milan si è guardato allo specchio e ha capito che serviva uno scossone. Così è arrivato Tare.
E una volta dentro, il primo compito sarà doppio: scegliere l’allenatore e mettere mano alla rosa. Qualcuno resterà, qualcuno no. E al netto delle scelte del prossimo tecnico, ci sono situazioni già segnate. Perché alcuni nomi hanno fatto il loro tempo, non danno più nulla, sono spenti. Uno su tutti, quello più delicato, è Theo Hernandez.
Milan, da De Cuyper a Udogie: i nomi per il dopo Theo Hernandez
Più passano i giorni più diventa netta la sensazione che Theo Hernandez sia ormai destinato a lasciare il Milan. Il francese ha fatto una stagione storta, parecchio storta. Rendimento basso, atteggiamento svogliato, quel modo di stare in campo che irrita anche i più pazienti. Picchi negativi clamorosi, partite in cui sembrava altrove, il disastro in Champions che è stato l’inizio della fine. E alla lunga, anche il pubblico ha smesso di sostenerlo. Si è rotto qualcosa.
Ora il Milan è pronto ad ascoltare offerte. Non lo regalerà, ma nemmeno si farà problemi a venderlo anche in virtù del contratto in scadenza 2026 che difficilmente sarà rinnovato. La valutazione è chiara: 30 milioni. E con quei soldi si costruisce il primo mattone del nuovo progetto. Perché le alternative ci sono già. Tre nomi. Già pronti.
Il primo, anche solo per “anzianità” nelle notizie di mercato sul Milan, è quello di Maxime De Cuyper del Club Brugge, classe 2001. Terzino moderno, piede educato e ottima gamba. Il club rossonero lo segue da tempo, e sa che in estate sarà al centro di un po’ di concorrenza. Ma è in lista, in alto. Profilo interessante, pronto al salto.
Il nome nuovo è quello di Destiny Udogie, che ha appena vinto l’Europa League col Tottenham. In Inghilterra non è considerato intoccabile, e l’idea di riportarlo in Italia stuzzica. Il prezzo? Sempre intorno ai 30 milioni. Però parliamo di un terzino giovane, già rodato, che conosce il campionato e ha margini enormi.
E poi c’è Nuno Tavares, autore di una stagione spezzata alla Lazio: partenza esplosiva, poi un crollo verticale complici anche i tanti infortuni. Ma il talento c’è, e il Milan lo sa. Lo ha monitorato a lungo. La Lazio è pronta a cederlo, e tra le italiane il club più avanti nei contatti è proprio quello rossonero.