Un futuro in bilico, una panchina che attende un volto nuovo. Diego Simeone potrebbe essere il nome capace di stravolgere tutto. Ma serve un gesto super da parte sua
C’è un’aria densa di aspettative in casa Inter. Il destino di Simone Inzaghi è sul tavolo, letteralmente, nell’incontro atteso con Giuseppe Marotta. La finale di Champions persa malamente contro il Paris Saint-Germain ha lasciato strascichi pesanti, soprattutto nell’animo dell’allenatore, apparso devastato a fine gara.
Eppure, lì, a caldo, Marotta aveva mostrato sangue freddo e lucidità, confermando senza tentennamenti Inzaghi: “Se vuole restare, l’Inter resta con lui.” Ma ecco il punto: vuole restare davvero? Già prima di Parigi c’erano segnali di incertezza, e anche dopo la finale la risposta di Inzaghi è stata eloquente a chi gli chiedeva se avrebbe guidato l’Inter al Mondiale per Club: “Non lo so”, ha risposto laconico.
Il problema per l’Inter non è solo emotivo, è strategico. Se Inzaghi dovesse decidere di lasciare, chi prenderebbe il suo posto? La prima alternativa, Massimiliano Allegri, ha già imboccato un’altra strada: stufo di attendere, ha firmato col Milan.
Altra ipotesi: Cesc Fabregas. Ma anche qui, la pista è fredda. Lo spagnolo ha già deciso di restare a Como, dove sta costruendo un progetto tecnico con una certa solidità, ed è difficile immaginare una sua liberazione a breve termine.
Inter, idea Simeone: ma deve ridursi (pesantemente) l’ingaggio
Ed è qui che entra in scena un nome pesante, uno di quelli che scaldano subito i cuori nerazzurri: Diego Simeone. Il Cholo ha chiuso la quattordicesima stagione sulla panchina dell’Atletico Madrid, una storia lunga e leggendaria, ma non priva di momenti in cui si è parlato di un possibile addio, soprattutto sul finire del 2024.
La suggestione Simeone-Inter, di cui vi stiamo parlando già da ieri, non è solo un esercizio di mercato. È, prima di tutto, una questione di cuore. Simeone è rimasto profondamente legato all’Inter, squadra che ha amato da calciatore e che non ha mai escluso di voler allenare un giorno.
Il problema, però, è tutto economico. Simeone guadagna attualmente una cifra monstre: 34 milioni di euro a stagione, il tecnico più pagato al mondo. Numeri da capogiro che neppure i ricchi club arabi, oggi, sembrano in grado di garantire.
Per sedersi sulla panchina dell’Inter, il Cholo dovrebbe compiere un gesto enorme, quasi romantico: accettare un taglio netto allo stipendio. Si parla di scendere a circa 10 milioni di euro, forse anche qualcosa meno. Cifre che, sia chiaro, restano altissime (parliamo pur sempre di quasi un milione al mese), ma che rappresenterebbero una rinuncia importante per chi è abituato a guadagnare più del triplo.
Ecco perché, se davvero dovesse aprirsi questo scenario, il gesto di Simeone avrebbe un significato che va ben oltre il semplice contratto. Sarebbe la dimostrazione di un legame autentico, di una scelta dettata dall’amore per una maglia e per una piazza che lo ha sempre ammirato e rispettato.
L’ipotesi resta complicata, certo. Ma nel calcio, come nella vita, le storie più belle spesso nascono proprio da quei gesti inaspettati, dai sacrifici che pochi hanno il coraggio di fare. Simeone, se davvero volesse, potrebbe diventare il simbolo di una nuova era all’Inter, non solo come allenatore, ma come uomo capace di mettere il cuore davanti al portafoglio.