Spalletti alla Juventus, è davvero possibile? Sì, ma immaginate questo scenario

Una frase lasciata cadere nel post partita ha fatto rumore. E forse, detto tra le righe, ha già indicato la direzione. Il tempo di un’ultima partita, poi un confronto decisivo. Da lì in poi, tutto può succedere. Anche qualcosa che sembrava già sfumato

Luciano Spalletti pensieroso
Spalletti, addio Italia: c’è già la sua prossima squadra (AnsaFoto) – serieanews.com

Giochiamo la prossima e poi parlerò con Gravina. Una frase apparentemente neutra, ma che suona come un congedo. E infatti è così che l’ha presa più di qualcuno in Federazione. La sconfitta di Oslo non è stata solo una sconfitta. È sembrata quasi la resa di un progetto, e forse anche di un uomo che, dopo aver raggiunto il punto più alto della sua carriera, si è ritrovato intrappolato in un contesto che non gli somiglia.

Il 3-0 in Norvegia non è nemmeno il problema principale. Il problema vero è che non c’è stato mai un momento, durante quella partita, in cui l’Italia sia sembrata in grado di reagire. Non un moto d’orgoglio, non un accenno di reazione. L’opposto esatto di quello che Spalletti ha sempre costruito nelle sue squadre. Ed è forse anche per questo che, al netto dei proclami, sta iniziando seriamente a chiedersi se abbia senso restare.

In FIGC c’è chi lo sostiene ancora, ma sono sempre meno. La difesa a tre sembrava aver messo le cose in ordine, aveva dato qualche segnale in chiave qualificazione mondiale, ma poi è arrivata Oslo. Ed è come se fosse crollato tutto di nuovo. L’ipotesi di saltare il terzo mondiale consecutivo è reale, concreta. E no, non è solo un problema tecnico. È un rischio storico.

Spalletti, questo lo sa. E forse proprio per questo sente che la cosa migliore da fare, per tutti, è sedersi e parlarne. Con Gravina. Dopo la prossima partita. Magari anche prima.

Spalletti alla Juventus: che scenario clamoroso con Conte al Napoli

Ma nel frattempo, il futuro si muove. Sottotraccia, ma si muove. Perché Luciano Spalletti, nonostante tutto, non è uno che resta fermo a lungo. Dopo una vita a rincorrere uno scudetto che sembrava sempre più un miraggio, lo ha vinto con il Napoli e si è preso tutto quello che meritava. A 65 anni. Tardi, ma abbastanza presto da non aver ancora perso la voglia di stupire.

Luciano Spalletti dà indicazioni dalla panchina della Nazionale
Spalletti alla Juventus: che scenario clamoroso con Conte al Napoli (AnsaFoto) – serieanews.com

E infatti c’è già una squadra che ci pensa. Anzi, ci ripensa. Perché Spalletti era già stato un’idea concreta quando ha lasciato Napoli. Parliamo della Juventus. Che all’epoca aveva Giuntoli appena arrivato e nessuna possibilità reale di strapparlo alla FIGC. Ora però i tempi sono cambiati.

Tudor è in sella, ma nessuno gli ha davvero promesso niente. Allenerà al Mondiale per Club, certo. Ma dopo? Nessuno lo sa. La Juve è un cantiere aperto, e ogni cantiere, prima o poi, chiama un architetto con idee forti. Spalletti, oggi, è probabilmente il nome più autorevole libero o liberabile. E con Giuntoli i rapporti sono ottimi, notoriamente.

Sarebbe surreale, ma anche molto calcio italiano: Spalletti con il tatuaggio del Napoli sulla panchina bianconera, e Conte – juventino vero – su quella del Napoli. Ma questo è il calcio. E non è la prima volta che prende le strade più strane per arrivare nei posti giusti.

Certo, resta da capire come la prenderebbero i tifosi del Napoli. Ma con Conte lì, la questione è già chiusa. Non c’è spazio per altri sentimenti. Né per guardarsi indietro.

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