La Juventus adesso sta provando a trattenere il suo numero nove. Tudor ci crede, lo vuole al centro del progetto. Dall’altra parte c’è Allegri, pronto a riportarlo con sé per accendere San Siro. Dipende solo da un aspetto
Da peso di cui liberarsi a campione irrinunciabile conteso da tutti. Questo è lo strano destino di Dusan Vlahovic, che a fine campionato sembrava un ingombro da scaricare, anche per via di quel contratto fuori scala che metteva la Juve davanti a un bivio: cederlo oppure tenerselo sullo stomaco, tutti infelici e scontenti.
La sua condizione da separato in casa aveva ingolosito diverse squadre, italiane e straniere, che hanno iniziato a raccogliere informazioni per capire se ci fosse margine per formulare un’offerta buona sia per la Juve sia per il calciatore. Poi, il colpo di scena: Igor Tudor, da quando ha saputo che sarà l’allenatore della Juventus anche il prossimo anno, si sta spendendo in prima persona per trattenere Vlahovic e farne il pilastro del suo progetto tecnico.
Un’impresa non semplicissima, anche perché il rapporto tra Vlahovic e la tifoseria è ai minimi storici, e pure con la dirigenza ci sono tanti non-detti che pesano ancora. Ma ora, a Torino — o meglio, negli Stati Uniti, dove la Juve si prepara al Mondiale per Club — si respira aria nuova in ogni reparto. Anche tra i dirigenti ci sono stati cambiamenti, e lo stesso vale per la panchina. Questo può giocare a favore della strategia di Tudor: allungare il contratto a Vlahovic, spalmargli lo stipendio e renderlo un elemento centrale della nuova Juventus.
Ma non è affatto scontato che vada così. La volontà, da entrambe le parti, potrebbe pure esserci. Ma prima di chiudere l’operazione positivamente, bisognerà valutare anche le sirene che arrivano da fuori. E una di queste, in particolare, sta diventando molto seria: il Milan. Qualche settimana fa, a Milanello, si è insediato Massimiliano Allegri, uno che con Vlahovic ha mantenuto un rapporto molto buono e che vorrebbe portarselo al Milan per farne il suo “nove” ideale.
Vlahovic tra Juventus e Milan: quali sono gli scenari possibili
L’affare non è così assurdo. Vlahovic è legato ad Allegri, e potrebbe essere tentato di seguirlo in questa nuova avventura in rossonero. Dalla sua, ha un contratto in scadenza nel 2026, che può usare come leva per forzare la mano alla Juve qualora decidesse davvero di andar via.
Viceversa, valuterà l’eventuale proposta di rinnovo dei bianconeri. Ma la questione Milan resta aperta, e ruota attorno a un nodo preciso: l’ingaggio. Vlahovic guadagnerà 12 milioni netti quest’anno, cifra che — lo sa anche lui — al momento non è commisurata al rendimento. E il rischio, restando fermo su certe pretese, è di non trovare nessuno disposto a pareggiarlo nel 2026, quando sarà svincolato, e nel frattempo buttare via un’altra stagione, scomparendo dai radar delle big internazionali.
Ecco perché, se la Juve non dovesse riuscire a prolungare, Dusan potrebbe valutare la proposta di contratto spalmato che gli sta preparando anche il Milan: l’unica via per agevolare il suo possibile futuro rossonero, così come quello bianconero, è capire che c’è bisogno di un gesto economico, di una rinuncia importante. Come finirà? La Juve intanto aspetta. Tudor osserva. E farà di tutto per cambiare la storia di Vlahovic alla Juventus.