Il Napoli si muove, ma non ha fretta. I colpi arrivano, i nomi girano, le porte si aprono solo quando conviene davvero. Conte guarda il mercato con la serenità di chi ha già un’arma in mano
È un mercato scoppiettante quello che sta portando avanti il Napoli in questa sessione. Il primo acquisto è già andato in porto. E che acquisto! È arrivato Kevin De Bruyne. Un colpo da sogno che sta già facendo volare i tifosi azzurri, che cominciano a pregustare il disegno di un campionato diverso. Anche il secondo colpo è già ufficiale: Luca Marianucci, difensore dell’Empoli, ha svolto le visite mediche in settimana ed è stato annunciato.
Ma il ds Giovanni Manna non si ferma qui. Il cantiere è aperto, si lavora su più tavoli. Juanlu del Siviglia è in arrivo per fare il vice Di Lorenzo ma anche il vice Politano. E in parallelo si chiude anche per Musah dal Milan. Insomma, tanta carne al fuoco.
Eppure manca ancora una cosa, quella che più di tutte infiamma la gente: l’attaccante. Una punta centrale che possa completare il reparto e fare reparto con Romelu Lukaku. Non c’è ancora nulla di definito, ma le idee sono già chiare. Prima bisognerà vendere Osimhen, che si è preso del tempo per decidere. Poi sarà il turno di Simeone, finito nel mirino del Pisa. Solo allora si potrà affondare il colpo vero.
Nel frattempo, i nomi circolano. Uno su tutti: Moise Kean. L’attaccante ha una clausola rescissoria da 52 milioni con la Fiorentina che si attiva tra il primo e il quindici luglio. Se il Napoli decidesse di muoversi per lui, lo farebbe in quel periodo. E forse si muoverebbe in quel periodo solo per lui, per ovvie necessità contrattuali. Altrimenti c’è un’altra strada. Quella che porta ad agosto.
Da Darwin Nunez a Gyokeres: perché il Napoli può permettersi di aspettare agosto
Una strada più lunga, più rischiosa forse, ma che potrebbe regalare l’occasione giusta al momento giusto. Manna e Conte stanno tenendo d’occhio diversi profili internazionali. Giocatori che oggi non sono centrali nei rispettivi club, ma che da metà agosto in poi potrebbero diventare esuberi. È il caso, per esempio, di Darwin Nunez. Ma non solo. Ci sono altri nomi in quella situazione.
L’idea è semplice: non farsi prendere per il collo. Attendere che le condizioni si creino, che le società proprietarie del cartellino abbassino le pretese. E poi affondare. Questo è il vantaggio di avere già in casa Romelu Lukaku. Conte parte con il suo titolare, e questo gli permette di non dover correre. Di aspettare. Di scegliere.
Certo, se arrivasse un bomber di altissimo livello, Lukaku dovrebbe rivedere le sue gerarchie. Ma fino a quel momento il Napoli può giocare d’attesa. E magari rinunciare anche a qualche occasione intermedia pur di puntare al bersaglio grosso. In fondo, il vero lusso in questo mercato non è il denaro. È il tempo.