La rabbia, il passato, il bivio. Una scena che fa rumore e un futuro ancora incerto. Ci sono momenti in cui conta solo decidere chi si vuole essere
Francesco Acerbi continua a far parlare di sé, ma stavolta per un episodio che l’Inter avrebbe fatto volentieri a meno di commentare. In ritiro con la squadra negli Stati Uniti, in attesa dell’esordio nel Mondiale per Club, il difensore è finito al centro di un video diventato virale.
I fatti. Un tifoso del Paris Saint-Germain lo prende in giro, lui reagisce male. Troppo male. Si avvicina con un traduttore al fianco e gli dice testualmente: “Non devi prendermi in giro, io sono matto, ti sfondo di botte”.
Parole grosse. Che non sono passate inosservate. Né sui social, dove il video è esploso in poche ore, né all’interno dell’Inter, che ha scelto la strada del silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma è comprensibile una certa irritazione per un comportamento fuori registro, in un momento in cui tutto dovrebbe essere concentrato sull’obiettivo sportivo.
E invece no. Ancora una volta Acerbi finisce per dividere. Idolatrato da molti tifosi interisti, considerato ormai un simbolo nerazzurro, ma allo stesso tempo bersaglio costante di critiche – spesso feroci – da parte dei tifosi delle altre squadre. Un po’ come accadeva con Materazzi, anche lui sempre sul filo.
I mesi molto intensi di Acerbi: ora deve decidere il suo futuro
E in effetti, gli ultimi mesi per Acerbi sono stati un ottovolante. Il gol al Barcellona, le celebrazioni con la curva, lo slancio emotivo che ha trascinato la squadra. Poi il crollo: scudetto sfumato per un soffio, la finale di Champions persa contro il PSG, e quella scena ormai iconica di Barcola che lo mette a sedere sul 4-0, che è poi la scena a cui faceva riferimento il tifoso del PSG e che ha fatto tanto arrabbiare “Ace”.
Il cerchio si chiude con l’addio alla Nazionale: rottura con Spalletti, convocazione rifiutata, e ora anche Gattuso ha fatto capire che non lo prenderà più in considerazione. Fine corsa in azzurro. Ma forse non è finita solo lì.
Acerbi ha 37 anni, non ha ancora rinnovato il contratto con l’Inter e il 30 giugno sarà ufficialmente svincolato. Simone Inzaghi, che lo ha sempre considerato un suo uomo di fiducia, se lo porterebbe volentieri all’Al Hilal. Ma bisogna capire se Acerbi ha voglia di iniziare un’avventura in Arabia o se preferisce restare in Europa, magari ridimensionando le ambizioni. Oppure chiudere qui.
Sì, perché anche l’ipotesi ritiro inizia a farsi spazio. Un’opzione che pochi avevano considerato seriamente, ma che oggi, tra i silenzi e le incertezze, non suona più così folle. Dopo tutto quello che ha vissuto, e dopo essere stato protagonista fino all’ultimo, Acerbi potrebbe anche scegliere di non inseguire più nulla. Fermarsi. Senza trascinarsi in campionati minori o in ruoli marginali. Chiuderla a modo suo, con tutto quello che si porta dietro.
Il 30 giugno sarà un crocevia. E, conoscendolo, sarà lui a decidere come andarsene. Senza giri di parole. Da matto vero, forse. Ma anche da uomo che ha sempre messo la faccia. Nel bene e nel male.