Calhanoglu-Galatasaray si chiude a questa cifra: a trattare un mediatore “speciale”

Tra milanese navigli e Bosforo in fermento, Calhanoglu ascolta il richiamo di casa. Il Galatasaray lo aspetta, l’Inter conta i giorni e i milioni. In mezzo, una trattativa tessuta più con il cuore che con la calcolatrice

Hakan Calhanoglu, con la maglia del Galatasaray, immagine creata con IA
Calhanoglu-Galatasaray si chiude a questa cifra: a trattare un mediatore “speciale” – serieanews.com

Hakan Calhanoglu vuole il Galatasaray, e il Galatasaray vuole Hakan Calhanoglu. L’Inter, dal canto suo, non è più così gelosa del suo regista: venderlo, sì, ma senza sentirsi presa per il collo. Qui si gioca tutta la partita.

Per settimane si è tirato in ballo un cartellino da 40 milioni, cifra dura da far mandare giù quando l’obiettivo ha trentun anni e una stagione discreta ma non celestiale alle spalle. Il club nerazzurro ha limato: adesso il listino oscilla sui trenta-trentacinque. I giallorossi di Istanbul, partiti timidi con 15, hanno risposto venti. È un braccio di ferro educato, fatto di caffè turchi e telefonate notturne, ma il muscolo resta teso.

Chi crede che la questione sia solo economica sbaglia di grosso. Dentro c’è la nostalgia di un ragazzo cresciuto con le sciarpe giallorosse sotto il cuscino. C’è suo padre che, appena può, ricorda quanto sarebbe romantico rivedere il figlio a Istanbul. Neppure la dirigenza interista farebbe tragedie: se Calhanoglu resta, bene; se parte, si volta pagina con un sostituto più giovane, magari col piede frizzante che piace a Chivu.

Nel frattempo la vita in campo non si ferma. Calhanoglu continua ad allenarsi con la squadra in USA, rifinisce i passaggi, batte punizioni con la solita eleganza. Niente ammutinamenti, niente forzature. Solo quel sorriso a metà, tipico di chi sa già dove vorrebbe essere ma non può dirlo troppo forte. Il Galatasaray lo osserva, pronto a riaccendergli il cuore. L’Inter, pragmatica, ragiona sui conti e sul futuro. E l’affare resta lì, sospeso, come un pallone che basta un soffio per spingere in porta.

Calhanoglu “mediatore” di se stesso: così chiederà lo sconto all’Inter

Intanto la trattativa ha preso una piega curiosa. Il “mediatore speciale” è proprio Hakan. Ha intenzione di parlare in prima persona con la dirigenza nerazzurra, spiegando che un addio ora avrebbe senso per tutti: per lui, che tornerebbe eroe a casa; per l’Inter, che incasserebbe una cifra ancora robusta prima che il tempo svaluti il cartellino; per il Galatasaray, che farebbe l’annuncio dell’anno e venderebbe maglie come panini al bazar. Non è un ultimatum, è un atto d’amore. E l’amore, a volte, è persuasivo quanto un milione di euro in più.

Hakan Calhanoglu festeggia con la maglia dell'Inter addosso
Calhanoglu “mediatore” di se stesso: così chiederà lo sconto all’Inter (AnsaFoto) – serieanews.com

Lo scenario che circola fra agenti e intermediari ruota attorno a un numero: 25. È la quota che potrebbe accontentare entrambe le parti. Se l’Inter scende solo di quel tanto e il Galatasaray si allunga altrettanto, l’accordo si firma. Mancano i dettagli? Sempre. Ma i voli per Istanbul si prenotano in fretta se sai di trovare ad aspettarti un popolo che ti considera il figlio prodigo.

Alla fine decideranno i numeri, sì, ma li guiderà la volontà di un giocatore che sente l’eco dello stadio Ali Sami Yen chiamarlo per nome. Se ci sarà quell’eco – e i 25 milioni potrebbero essere la chiave – la storia si chiuderà senza rancori e con il rinnovamento che l’Inter vuole operare nella sua rosa. Per tutti, un pareggio che sa di vittoria.

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