Simone Inzaghi è già un lontano ricordo per i nerazzurri, Cristian Chivu l’ha cancellato completamente ma ci sono due problemi per il tecnico
Un pareggio ed una vittoria, arrivata in rimonta contro i giapponesi dell’Urawa e nei minuti finali di gara. Non proprio un Mondiale per club disputato in modo sfavillante, fin qui, per l’Inter che è probabilmente arrivata negli Stati Uniti affaticata e stanca sia dal punto di vista fisico che psicologico per la logorante stagione chiusa peraltro con zero titoli e l’umiliante sconfitta per mano del PSG nella finale di Champions League.
I nerazzurri stanno faticando più del dovuto e tutta la difficoltà si sta percependo nitidamente tra Lautaro e compagni. Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge anche il cambio di allenatore che i nerazzurri hanno patito. Il passaggio da Inzaghi a Chivu, inatteso e repentino, richiede certamente tempo se non altro per abituare la squadra i nuovi meccanismi.
Il tecnico romeno ha iniziato a lavorare sulla stessa falsariga del suo predecessore. Almeno all’apparenza, perché il discorso è invece ben diverso. La difesa a tre è un dogma imprescindibile ma le varianti sul tema del 3-5-2 non mancano e sono apparse chiare nelle prime due gare.
Chivu cambia modulo ma è già nei guai: mancano interpreti
Contro l’Urawa Red Diamond, Chivu ha virato sul 3-4-2-1 con Barella ed Asllani al centro e Zalewski-Sebastiano Esposito alle spalle di Lautaro Martinez. Uno schema non inedito per i nerazzurri, considerato come Inzaghi aveva già adottato questa soluzione, ma mai dal 1′ e solo in sporadiche occasioni.
L’esperimento è stato abbandonato dopo un solo tempo, con il tecnico passato poi al 3-5-2 con gli inserimenti di Mkhitaryan e Pio Esposito. Ciò nonostante, almeno dalle percezioni negli Stati Uniti, sembra proprio che Chivu abbia intenzione di puntare s questo schema in vista della prossima stagione e stia lavorando per far assorbire alla squadra i meccanismi di questo modulo.
Far assorbire i meccanismi alla squadra può essere considerato un finto problema: basti pensare come Chivu avrà a disposizione il Mondiale per Club di rodaggio ma soprattutto l’estate ed il precampionato. Piuttosto, risalta subito agli occhi un problema ancora più grande.
Thuram e Bonny, che arriverà presto, alle spalle di Lautaro Martinez rappresentano un tridente di tutto rispetto, essendo i due francesi calciatori forti fisicamente e con un gran passo, abili nel puntare e superare l’uomo. Alle loro spalle, però, non vi sono alternative di peso.
Inter, solo Carboni è trequartista: servono rinforzi ma interviene Marotta
Forse il solo Valentin Carboni ha caratteristiche da trequartista mentre gli altri calciatori si possono solo adattare a quel ruolo senza però esserne pienamente padroni. Ecco perché a quel punto servirebbe un altro tipo di mercato in casa nerazzurra. I vari Nico Paz ed Arda Guler, seguiti in passato, rappresenterebbero calciatori ideali al tipo di gioco di Chivu.
Resta però da capire se Marotta ed Ausilio potranno sostenere questo cambio. Il budget per il mercato è pressocché finito e serviranno cessioni per finanziare altri colpi. Ed in un 3-4-2-1, oltre ad uno o due trequartisti, servirebbe anche un mediano di sostanza.
Il presidente ha intanto già messo le mani avanti: “Un allenatore moderno come Chivu deve adattarsi alle caratteristiche dei calciatori ed è quello che sta facendo” quasi a voler avvisare l’allenatore come sia necessario fare di necessità virtù.