Cosa succede quando uno sguardo lucido e disincantato si posa sul calcio italiano? Succede che ogni entusiasmo venga filtrato dalla realtà, e ogni previsione prenda forma solo se sostenuta da argomentazioni solide. È il caso di Giuseppe Franza, giornalista e firma autorevole del panorama sportivo, che in questa intervista ci accompagna in un’analisi a tutto campo: dal mercato del Napoli alle ambizioni delle big europee, passando per le suggestioni tattiche e gli scenari futuri del nostro campionato.
Il suo punto di vista è spesso scomodo, ma sempre informato: non cede al facile sensazionalismo, e anzi, rilancia riflessioni che partono dal campo e arrivano fino alla struttura profonda del nostro sistema calcistico. Se volete leggere altri suoi approfondimenti, potete farlo direttamente sulla sua pagina autore su Interlive.it dove continua ad analizzare con precisione e spirito critico le dinamiche più complesse del calcio moderno.
Qual è il colpo di mercato, restando su nomi e operazioni possibili, che cambierebbe il volto di una delle grandi di Serie A?
Il calcio italiano si è già arreso al proprio ruolo di marginalità finanziaria e sportiva. Ma ogni tanto le società di Serie A si lasciano ancora suggestionare dall’illusione del grande colpo. Il più delle volte finisce male: con un’evitabile delusione. Sono convinto che le operazioni intelligenti in entrata, oggi, possano solo essere sviluppate attraverso lo scouting. Il modello vincente è quello dell’Atalanta e del Bologna. E anche il Napoli dovrebbe continuare su quella strada, senza lasciarsi inebriare dalla possibilità di trattare profili più altisonanti. Non a caso, l’ultimo grande colpo azzeccato dal calcio italiano è stato proprio l’acquisto di Kvara, preso dalla Dinamo Batumi per 10 milioni.
Per i partenopei, il nome giusto sarebbe potuto essere quello del kosovaro Edon Zhegrova. Ala destra, forte nel dribbling e nel tiro da fuori. Un altro Kvara… Ma, a quanto pare, Conte ha altri obiettivi: l’ala ventiseienne del Lille non lo aggrada più di tanto. Una questione di adattabilità tattica. Di conseguenza, il colpo che potrebbe cambiare il volto del Napoli potrebbe essere quello di Federico Chiesa.
L’ex Juve arriverebbe a Napoli per rilanciarsi, a basso costo, ma senza eccessiva pressione: nessuno si aspetterebbe da lui una stagione in doppia cifra. Il contesto ideale da sfruttare per var valere le proprie qualità, anche sfruttando la presenza di un allenatore che di solito riesce a tirar fuori il meglio dai giocatori che hanno voglia di dimostrare.
Il nome del big del campionato italiano che troverebbe spazio nel Liverpool campione d’Inghilterra? E perché proprio lui?
Sembra che Ibrahima Konaté si stia guardando intorno: ha il contratto in scadenza nel 2026 e non ha ancora rinnovato. Il Liverpool potrebbe sostituirlo con un Giovanni Leoni del Parma, un giovanissimo che però ha il fisico giusto per sostituire il francese, già brilla per intelligenza tattica e maturità. Fisicamente potrebbe funzionare benissimo in Premier: è dominante nei duelli aerei e nei contrasti e rivela buona rapidità nei primi metri. Sa anche giocare la palla e passare con precisione. Con Van Dijk come chioccia e con Matip e Konaté in uscita, potrebbe anche trovare subito spazio accanto a Quansah.
In caso contrario, potrebbe crescere gradualmente… Leoni, che è bravo a verticalizzare e mantenere possesso, potrebbe essere un valore aggiunto per il gioco di Slot. A livello economico, il Liverpool sembra anche come uno dei pochi club che possa accettare di assecondare senza troppa angoscia le alte pretese economiche degli emiliani. In Serie A il prezzo chiesto per Leoni spaventa tutti. E sembra che anche in Premier il Tottenham abbia abbandonato la pista dopo aver ascoltato la richiesta del Parma.
Qual è l’allenatore straniero che potrebbe alzare maggiormente il livello del nostro campionato?
Un nome intrigante potrebbe essere quello di Marcelo Gallardo. Dopo aver fatto il suo River Plate, potrebbe essere pronto per confrontarsi con il calcio europeo. E la Serie A potrebbe essere la destinazione più giusta per fare la differenza con il suo gioco verticale e intenso, orgogliosamente tecnico. L’avrei visto bene alla Roma. Chi lo sa: magari potrebbe arrivare tra qualche mese all’Inter o al Milan…
Inter, Juve o Napoli: a chi farebbe più comodo Gigio Donnarumma?
Dico Inter. La Juve ha Di Gregorio, che è un ottimo portiere, ancora giovane e in crescita. Investiranno per un secondo portiere. Un’operazione comunque delicata, dato che va trovato un vice affidabile, pronto a subentrare. Il Napoli sa di dover alzare il livello del reparto. E quest’anno Alex Meret sarà chiamato a convincere senza riserve. La presenza in rosa di Vanja Milinkovic-Savic potrebbe stimolarlo, spingerlo a dare il massimo.
Con un secondo portiere forte e bravo con i piedi, Conte starebbe molto più tranquillo… All’Inter, un portiere del livello di Donnarumma farebbe comodo già da subito. Ma, in prospettiva, potrebbe essere indispensabile per la stagione 2026\27. Dopo una prima annata da grande protagonista, negli ultimi mesi Sommer non è stato sempre perfetto. L’età c’è. E Martinez, come erede, sa ancora di scommessa. Anche in caso di mancato rinnovo con il PSG, l’ex Milan resta un obiettivo difficile per i nerazzurri. Oaktree potrebbe considerare l’ingaggio del portiere della Nazionale italiana fuori dai parametri. Meglio un Guillaume Restes: un profilo giovane, proprio come piace al fondo americano.
Quale giovane talento italiano porterei in Arabia se fossi il Direttore sportivo di uno dei principali club sauditi? E perché proprio lui?
Cher Ndour. Ha fisico, tecnica e personalità. E ha già grande esperienza internazionale. Si tratta di un profilo molto versatile. Puoi farlo giocare davanti alla difesa, come mezzala, come incursore puro o come trequartista. Nonostante la stazza, ha tecnica e visione di gioco. E poi ha una lucidità che è propria di chi sa pensare il calcio da leader. Ha bisogno solo di fiducia e di un club che lo renda protagonista.