Chi è Emil Kospo, il 2007 che ha stregato Pioli ed è pronto all’esordio

Un allenamento, uno sguardo e la decisione che cambia tutto. Emil Kospo, 18 anni appena, è già entrato nel cuore di Pioli. E adesso il futuro bussa con insistenza alle porte del Franchi

Emil Kospo durante il riscaldamento di una partita del Barcellona in Youth League
Chi è Emil Kospo, il 2007 che ha stregato Pioli ed è pronto all’esordio (AnsaFoto) – serieanews.com

Il calcio è pieno di storie che nascono un po’ per magia e poi diventano qualcosa di speciale. Un allenamento estivo, una partitella in famiglia, lo sguardo di un allenatore che si accende. Lo scorso anno proprio a Firenze è successo a Pietro Comuzzo, che ora è uno dei difensori più solidi del nostro campionato.

Comuzzo ha stregato Palladino a 19 anni, Emil Kospo ci è riuscito a 18 con Pioli. Classe 2007, appena arrivato in viola, in pochi giorni ha convinto Stefano Pioli a cambiare i piani: niente passaggio in Primavera, il ragazzo resta con i grandi. Non capita spesso che un diciottenne scavalchi le gerarchie con questa naturalezza. Ma Kospo non è un profilo qualsiasi.

Nato a Suhr, in Svizzera, da famiglia bosniaca, Emil Kospo è cresciuto nel vivaio del Grasshopper prima di compiere il grande salto al Barcellona. Lì ha fatto parte del Juvenil A, la squadra che ha alzato Liga, Copa e Youth League nella stessa stagione. Esperienza breve ma intensa: giusto il tempo per capire che l’aria della Masia ti insegna un calcio di pensiero, fatto di possesso e personalità.

Poi a luglio è arrivata la Fiorentina, che ha intuito l’occasione e investito su un ragazzo di appena 18 anni ma già con struttura e testa da professionista.

Dal Barcellona a Pioli: così Kospo ha strappato un posto in prima squadra

Il primo impatto in allenamento ha sorpreso tutti. Pioli, uno che i giovani li sa leggere, ha notato subito la calma glaciale con cui Kospo gestisce il pallone. Non si limita a spazzare via, costruisce, alza lo sguardo e trova la soluzione semplice.

Emil Kospo si fa un selfie con i tifosi del Barcellona
Dal Barcellona a Pioli: così Kospo ha strappato un posto in prima squadra (AnsaFoto) – serieanews.com

Non è un difensore di pura fisicità, anche se i suoi 191 centimetri lo rendono già un fattore in area. È uno che difende pensando, che comanda i movimenti con una voce che sembra appartenere a un veterano.

E allora perché mandarlo in Primavera, quando dimostra di reggere il ritmo dei titolari? La scelta di Pioli è stata rapida: aggregato in pianta stabile alla prima squadra, pronto a crescere giorno dopo giorno accanto a campioni affermati a marcare in allenamento Moise Kean e il nuovo acquisto Piccoli: un bel banco di prova per un 2007.

Kospo è un centrale moderno: piede destro naturale, buona tecnica di base, impostazione pulita. Bravo nell’anticipo, forte nel gioco aereo, sicuro nei duelli corpo a corpo. Nonostante l’età, trasmette sicurezza e non va mai in panico. Ha ancora margini da riempire, certo: deve imparare a leggere meglio la profondità e ad affinare il tempo d’uscita, ma le fondamenta ci sono tutte.

In Svizzera è già stato capitano dell’Under 17, segno di un carattere che trascina. A Firenze, invece, ha trovato l’ambiente ideale per trasformare le promesse in realtà: un club che negli ultimi anni ha dimostrato coraggio nel lanciare i giovani.

Kospo non è più il ragazzo che sognava al Barcellona. È un difensore che a Firenze ha trovato una casa, un allenatore che ci crede e una tifoseria pronta ad accoglierlo. Se manterrà questa maturità, il passo da promessa a certezza potrebbe essere molto più breve del previsto.

In un calcio che spesso divora i giovani con le aspettative, la sua storia inizia in controtendenza: niente clamori, solo un allenamento in cui ha stregato l’allenatore giusto.

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