Milan e Allegri, due primati che cambiano la narrazione: la svolta del tecnico

Il Milan ed il nuovo primato che cambia la percezione su Max Allegri: il risvolto clamoroso sull’allenatore

Max Allegri dà indicazioni dalla panchina
Milan e Allegri, due primati che cambiano la narrazione: la svolta del tecnico (Ansa Foto) – SerieAnews

Se pensi che il Milan di Allegri sia solo difesa e 1-0, potresti voler guardare meglio. Domenica sera contro il Bologna, i rossoneri hanno vinto sì con un risultato “di corto muso”, ma il film della partita racconta tutta un’altra storia. Quattro legni colpiti, un rigore negato, tante occasioni e una qualità di gioco che ha sorpreso anche i più scettici.

Il gol decisivo lo firma Modric, ma dietro c’è un lavoro che parte da lontano. Da quando Allegri ha preso in mano la squadra quest’estate, qualcosa è cambiato — e non solo sul piano tattico.

Una squadra che crea, altro che “difensivista”

L’etichetta di “difensivista” sembra ormai fuori luogo per il nuovo Allegri in versione rossonera. Il tecnico livornese sta dimostrando che si può difendere con ordine senza rinunciare a proporre. Lo dicono i numeri: il Milan è la squadra che ha creato più occasioni da gol in questo avvio di campionato (7), superando squadre come Napoli e Atalanta.

E se questo dato non bastasse, ecco il secondo primato: nessuno ha colpito più legni dei rossoneri (ben 6). Due record che, se letti insieme, raccontano una squadra viva, ambiziosa e tutt’altro che rinunciataria.

Allegri ha saputo adattarsi al materiale umano a disposizione: una rosa giovane, affamata, ma ancora priva di grandi vittorie sulle spalle. Ha lavorato prima di tutto sulla testa dei suoi, liberandoli dai fantasmi della scorsa stagione. Ma ha anche portato nuove soluzioni: una difesa a tre che garantisce più equilibrio, un centrocampo più denso, e una fase offensiva che sfrutta le qualità di giocatori tecnici e rapidi. In questa nuova veste, il Milan non solo vince, ma convince.

Modric guida il gruppo: il Milan ha trovato il suo faro

Nel cuore di questa rinascita c’è Luka Modric, che domenica non si è limitato a segnare il gol vittoria. Il croato è stato ovunque: lucido, elegante, decisivo. È lui il giocatore che ha creato più occasioni in queste prime tre giornate di Serie A — ben 9, con una media di 3 a partita.

Dietro di lui, Pulisic e Saelemaekers seguono a ruota, segno che qualcosa, lì davanti, si sta muovendo nella direzione giusta. Modric non è solo un campione, è un riferimento. E la sua leadership, anche silenziosa, sembra avere già un impatto importante sul gruppo.

Luka Modric esulta dopo un gol
Modric guida il gruppo: il Milan ha trovato il suo faro (Lapresse) – SerieAnews

Lo si vede da come si muove la squadra, da come si cercano i compagni, da come ogni pallone viene gestito con maggiore lucidità. Certo, c’è ancora qualcosa da registrare: la mira, ad esempio, va aggiustata. Ma da Gimenez a Pulisic, passando per Fofana, tutti stanno mostrando segnali di crescita. E il merito non è solo loro.

La sensazione è che Allegri stia riuscendo in una piccola rivoluzione silenziosa: cambiare senza stravolgere, proporre senza sbilanciarsi, crescere insieme alla squadra. Un equilibrio delicato, ma forse proprio per questo affascinante. E allora, alla prossima partita, provate a guardare questo Milan con occhi nuovi. Perché la vera domanda potrebbe non essere “quanto segna”, ma “quanto può ancora crescere”.

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