Tare ci ripensa e spiazza tutti: Lazio, ribaltone improvviso

Dopo l’eliminazione dall’Europa League e passaggio in Conference League, per la Lazio parla il Ds Igli Tare, che chiarisce i prossimi scenari.

Girone più folle è davvero difficile da ricordare e/o trovare. La Lazio è stata eliminata dall’Europa League dopo essere giunta a 8 punti in 6 partite, alla pari delle restanti tre avversarie, ovvero Feyenoord, Midtjylland e Sturm. La differenza l’ha dovuta per forza fare l’aritmetica tra calcoli di gol fatti e subiti.

Tare riflessivo
Igli Tare, Lazio (LaPresse)

Ora c’è la Conference League come competizione europea rimasta a disposizione della squadra di Maurizio Sarri. Lo stesso trofeo alzato dalla Roma pochi mesi fa, al termine della prima stagione con José Mourinho in panchina.

Si parla proprio di giallorossi, che saranno gli sfidanti della Lazio per questa 13esima giornata di campionato. Il derby accade a una settimana dalla pausa che lascerà spazio ai Mondiali di Qatar 2022 e l’ambiente non potrebbe essere più un subbuglio di così dopo un mutuo buon inizio di stagione da parte delle due squadre della capitale.

Sarri in panchina
Maurizio Sarri, Lazio (LaPresse)

Lazio, Igli Tare: “Onoreremo la Conference League”

Intervenuto a ‘La Gazzetta dello Sport’ in occasione di un’intervista, Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, ha richiamato l’attenzione sulle competizioni europee da non snobbare, indipendentemente dal loro calibro: “Per la crescita della società sarebbe importante giocate ogni anno nella competizione continentale più importante. Tuttavia ora che siamo in Conference League, voglio che la Lazio la onori fino in fondo”.

“Dobbiamo fare il massimo per vincere. Un trofeo infatti è sempre importante e resta in bacheca per l’eternità”, ha precisato il dirigente. Una puntualizzazione importante, perché i tifosi ancora ricordano quando la Conference League venne etichettata come la “competizione dei perdenti” proprio da Tare, il quale ha voluto precisa il contesto del suo pensiero e l’importanza di comprendere che la crescita di un club passa anche per la sua immagine internazionale.