Serie A, il nuovo protocollo: niente ritiri e quarantena, ecco cosa cambierà!

(Photo by Enrico Locci/Getty Images)

RIPRESA SERIE A- Come confermato nelle ultime ore, la Serie A si prepara a ripartire dopo la ripresa degli allenamenti. Il Comitato Tecnico Scientifico ha accettato il nuovo protocollo e la Serie A potrebbe ripartire già dal prossimo 20 giugno. Niente quarantena, niente ritiri obbligatori e tamponi decisamente più frequenti: queste le novità del nuovo protocollo.

Il comunicato della FIGC

Ecco il testo del protocollo approvato dal Comitato Tecnico Scientifico: “La validazione del protocollo sugli allenamenti collettivi è un passo determinante nel percorso di ripartenza del calcio in Italia.

Desidero sottolineare il prezioso lavoro svolto dalla Commissione Medico Scientifica della FIGC, composta da tutti professionisti stimati e rispettati, che ha agito e continua ad agire con rigore e spirito di servizio. L’impianto scientifico del protocollo ha come scopo la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori per consentire, almeno al calcio di professionistico, di ripartire in sicurezza. 

La Commissione Medico Scientifica della FIGC è già al lavoro con l’obiettivo di stilare il protocollo sanitario anche per l’auspicabile fase di ripresa dell’attività agonistica”.

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Ripresa Serie A, le parole di Spadafora e Malagò

Come accennato, la sensazione è che la Serie A possa riprendere dal 20 giugno, ma tutto dipenderà dagli sviluppi delle prossime settimane. Il ministro dello Sport, Spadafora, intervistato su “Rai Sport”, ha così affermato: “Ho convocato una riunione il 28 maggio, con il presidente FIGC Gravina, della Lega A Dal Pino e tutte le altre componenti – ha aggiunto – perché giovedì prossimo saremo nelle condizioni per decidere una data se e quando far ripartire il campionato. La scelta della Francia di chiudere tutto sarebbe stata la più facile da compiere. Io non l’ho voluta fare così come non ho voluto all’epoca dare una data certa per la ripresa, ma ora che si può è giusto farlo”.

Malagò, Presidente del Coni, ha aggiunto:Da mesi insisto: puntiamo a ripartire ma non essendo possibile fare previsioni di lunga scadenza, viste tutte le variabili esistenti, deve esistere anche un piano B. Non averlo è un errore.

La A vorrebbe riprendere il 13 giugno, ma il governo ha bloccato tutto fino al 14. Se la curva dei contagi manterrà un indice basso, credo non ci sarà problema a partire un paio di giorni prima”.