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Calhanoglu ed Eriksen, i dolori “diversi” dei 10 di San Siro

Scritto da
Ciro Troise

Hakan Calhanoglu è uno dei punti di riferimento del Milan imbattuto in campionato da otto mesi e mezzo ma c’è il problema del rinnovo che non arriva, Eriksen, invece, fa fatica all’Inter di Conte.

Da Suarez a Rivera, da Beccalossi Roberto Baggio, il numero 10 a San Siro ha fatto storia, illuminando la Scala del Calcio. Nel 2020 a Milano non è un bel periodo per i numeri 10, una maglia che esprime una filosofia, una visione del calcio che resiste ai tempi anche se modificando il suo mito.

Calhanoglu ed Eriksen sulle due sponde del Naviglio esprimono “dolori diversi”. Il turco è la chiave dello sviluppo di gioco del Milan di Pioli ma la dirigenza rossonera teme che vada via a parametro zero con la Juventus in agguato. Eriksen non riesce ad entrare nei meccanismi del calcio di Conte e non è un mistero che a gennaio possa andare via.

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Calhanoglu (Getty Images)

Calhanoglu, 3 milioni di distanza, Marotta lavora su Eriksen: Gomez guarda Milano

Oggi potrebbe essere una giornata importante per il futuro di Hakan Calhanoglu, è in programma, infatti, un incontro con Gordon Stipic, l’agente del trequartista turco.

La Juventus è in agguato, c’è anche l’amico e connazionale Demiral come “gancio” per la trattativa. Calhanoglu ha il contratto in scadenza a giugno, c’è ancora una distanza di circa 3 milioni tra la richiesta dell’entourage del giocatore e la proposta del Milan. Maldini e Massara non vogliono andare oltre i 4 milioni, Calhanoglu continua a chiedere una nuova intesa contrattuale che parta da 7 milioni.

“Se Eriksen a gennaio avrà giocato poco, sarà il primo a chiedere la cessione. Capitano operazioni di mercato positive che si rivelano non funzionali”, così Marotta parlò a fine novembre nel pre-partita di Sassuolo-Inter. Da quel momento Eriksen ha totalizzato sei minuti tra Bologna e Shakhtar mentre a Cagliari, complice anche l’assenza di Vidal, è stato schierato dal primo minuto uscendo al 58′ con l’Inter sotto di un gol.

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Alla Sardegna Arena Eriksen ha giocato da interno di centrocampo dovendo alternare le giocate di qualità negli ultimi venti metri con il sacrificio sulla catena di sinistra in coppia con Perisic che certamente non spicca per applicazione difensiva e, infatti, il Cagliari ha trovato il gol del vantaggio proprio con un cross di Faragò dalla destra. Parafrasando Marotta, così Eriksen non è funzionale, le manovre sul mercato sono già partite.

Calhanoglu ed Eriksen hanno un potenziale erede in comune, osserva il loro destino il Papu Gomez in rottura con Gasperini. Può essere un’alternativa per entrambe, riguardo alle richieste di Conte il Papu all’Atalanta ha fatto il “master” riguardo al sacrificio nella fase di non possesso.

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