Il Papu Gomez accostato all’Inter: sarà un Eriksen-bis? Antonio Conte deve dimostrare di saper valorizzare il talento, unica via per vincere
Sono giorni che se ne parla: il Papu Gomez all’Inter, Matias Vecino che potrebbe fare il percorso opposto, finire all’Atalanta in uno scambio che potrebbe monopolizzare l’attenzione del calciomercato di gennaio.
Dopo la notte del primo dicembre, quella dello scontro tra Gomez e Gasperini, la situazione tra i due non si è più ricomposta e l’agente dell’argentino, Giuseppe Riso, continua a cercare una strada che assecondi anche i desiderata di Gomez, ovvero non allontanarsi troppo da Bergamo, lì dove la sua famiglia ha messo radici.
L’idea, allora, dello scambio con Vecino è apparsa quella che potrebbe far evolvere per il meglio anche il caso del centrocampista uruguagio finito ai margini dell’Inter e che potrebbe far comodo alla Dea. Ma, è davvero la via migliore per tutti?
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Don Antonio ed il rifiuto della qualità al potere
L’interrogativo se lo sarà posto lo stesso Papu alla luce della gestione fatta da Antonio Conte di Eriksen. Ci sono specifiche diverse, ma il danese e l’argentino hanno anche tanti punti di contatto: uno su tutti, la qualità.
Chiedere ad Eriksen o a Gomez di fare 80-90 metri di ripiegamento, chiedere di stravolgere il proprio essere in campo significa, come ha fatto finora Conte con il danese voler dimostrare alcuni aspetti. Eccoli:
- il primato dell’idea dell’allenatore su quella che è la valorizzazione della rosa messa a disposizione. Io sono Antonio Conte, sono un vincente e ti dico io quali sono i calciatori che mi fanno vincere;
- l’insensibilità alla vera costruzione di un piano B, che esalti la qualità, che non si sviluppi sulla direttrice verticale della palla lunga su Lukaku o alle spalle del terzino avversario, mandando Hakimi verso la porta;
- l’idea che il numero 10 non esista più, sacrificato sull’altare della forza fisica che deve schiacciare gli avversari
L’Eriksen bis è possibile per questi motivi: giusto anche dire che il diverso dinamismo di Gomez nella capacità di cucire il gioco potrebbe esser il punto nodale per la valorizzazione dell’argentino e della buona riuscita, per tutti, nello scambio con Vecino.