Gli auguri della Juventus non piacciono: “Vattene”

Un messaggio di auguri della Juventus si trasforma in un pretesto per fare polemica: i tifosi chiedono la cessione

Un semplice buon compleanno si trasforma in un pretesto per fare polemica. I social non perdonano, soprattutto se indossi la maglia della Juventus, se stato acquistato per oltre quaranta milioni di euro e non stai giocando bene. Lo sa Federico Bernardeschi che è diventato ormai il bersaglio preferito dei tifosi bianconeri. Ogni sua apparizione in campo è criticata, anche oltre le righe: in pochi ormai nutrono fiducia in lui e in tanti chiedono la sua cessione. Lo fanno, senza nascondersi, anche nel giorno del suo compleanno, sfruttando il post di auguri pubblicato dalla Juventus allo scoccare della mezzanotte. Immediati centinaia di commenti.

E se qualcuno si limita ad un semplice buona compleanno e qualcun altro gli chiede di mettere più determinazione in campo, altri (molto altri per la verità) lo invitano a lasciare la Juventus: “Facci il regalo e vai a giocare altrove” scrive un utente ed un altro chiede “come regalo prenditi tre/quattro mesi di ferie anticipate”, mentre un altro ancora spera che “il prossimo compleanno lo festeggi in un altro club”. “Vattene” è la parola più twittata come commento al post juventino, una raffica di richieste che spiega bene come Bernardeschi abbia ormai chiuso il ciclo a Torino.

Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!

Bernardeschi in azione
Bernardeschi (Getty Images)

Juventus, compleanno Bernardeschi: i tifosi chiedono la cessione

Il compleanno di Federico Bernardeschi, 27 anni, è quindi il pretesto per criticare il numero 33 bianconero. Che certo in campo non sta facendo bene, pur venendo sempre più impiegato da Pirlo. L’ex Fiorentina vive un momento di involuzione e forse l’errore è stato quello di chiudere la porta ad un trasferimento quando ce n’è stata l’occasione.

LEGGI ANCHE >>> Juventus, il mercato è già nel vivo: sì al doppio acquisto estivo

A Torino Bernardeschi ha fatto bene il primo anno, poi è stato vittima di un corto circuito che ha reso sempre più difficile scendere in campo e giocare libero da condizionamenti mentali. Così si sono collezionate le insufficienze e aumentate le critiche, in un circolo vizioso che, almeno su questo i tifosi hanno ragione, può essere spezzato soltanto lasciando la Juventus. E quest’estate potrebbe essere quella dell’addio.