Omosessualità in Bundesliga? Posizione forte dei calciatori

L’autobiografia di Lahm ha riportato d’attualità il tema dei calciatori gay nel mondo del calcio: la Bundesliga invita a fare coming out

La Bundesliga apre al coming out per consentire ai calciatori gay di uscire allo scoperto. La polemica è tornata d’attualità con la pubblicazione dell’autobiografia di Philipp Lahm.

L’ex terzino del Bayern Monaco e della nazionale aveva consigliato ai calciatori omosessuali di uscire allo scoperto sul proprio orientamento sessuale. Le sue parole hanno chiaramente sollevato un polverone. La rivista “11 Freunde”, 11 amici, ha poi lanciato un’iniziativa a favore dell’omosessualità nel mondo del calcio.

In poco tempo, la petizione ha raccolto 800 firme da parte di calciatori appartenenti non solo alla Bundesliga ma anche alla seconda e terza divisione tedesca. “Puoi contare su di noi” è il titolo della dichiarazione.

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Calciatori gay Bundesliga coming out
Philipp Lahm (GettyImages)

Calcio e omosessualità, firme in Bundesliga per favorire il coming out

Non è la prima volta che il tema dell’omosessualità torna alla ribalta in uno sport da sempre considerato molto “machista” e che si è chiuso spesso a riccio intorno alla figura del calciatore gay. Ciò ha provocato grosse difficoltà per quei colleghi che non hanno mai potuto esternare il proprio orientamento sessuale in maniera libera. E in quei sporadici casi in cui qualcuno ha avuto il coraggio di fare coming out, ha sottolineato le difficoltà avute a farlo in precedenza.

Nel 2012, sempre in Germania si parlò abbondantemente del caso di un calciatore che intervistato dal magazine Fluter disse: “Sono costretto a recitare ogni giorno – ha detto mantenendo l’anonimato – per le possibili reazioni dei tifosi. Il problema non è l’omofobia dei compagni in campo e negli spogliatoi quanto appunto quest’altro aspetto. Nel calcio tedesco ci sono diversi gay e i compagni di squadra sono a conoscenza della loro condizione”.

Anche in quel caso, l’uscita di Philipp Lahm fece discutere. L’ex capitano della Nazionale disse: “Un politico può fare coming out ma non un calciatore che ogni settimana deve giocare davanti a 60mila persone ogni settimana”.

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Anche in Italia, il tema è tornato sporadicamente d’attualità. In passato fecero molto discutere le dichiarazioni di Antonio Cassano durante una conferenza stampa in nazionale. Più avanti poi fece clamore il modo in cui Maurizio Sarri apostrofò Roberto Mancini in un confronto tra Napoli e Inter.