La dichiarazione incoerente di Mancini che può cambiare per i Mondiali

Joao Pedro, Luiz Felipe e Ibanez sperano nella convocazione in Nazionale. Il Ct Mancini, in un’intervista, è intervenuto sull’argomento.

I prossimi stage, in programma ad inizio anno, consentiranno al Ct Roberto Mancini di valutare una serie di giocatori attualmente fuori dal giro della Nazionale compresi, quindi, i tre oriundi che sperano di vestire presto la maglia azzurra. Joao Pedro, Luiz Felipe e Rober Ibanez nei giorni scorsi hanno lanciato diversi segnali al tecnico (soprattutto il brasiliano autore di 9 gol in 16 presenze) e approfitteranno delle prossime partite per mettersi ancora di più in mostra. Ma cosa ne pensa a riguardo Mancini? 

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Joao Pedro esulta
Joao Pedro (Getty Images)

Italia, il pensiero di Mancini sugli oriundi

A chiarirlo è stato lui stesso, attraverso un’intervista concessa ai microfoni dell’’Ansa’. “Se ci sarà la possibilità di convocare qualcuno la valuteremo” sono le parole dell’allenatore, che ha però poi aggiunto: “Credo che il gruppo attuale possa fare molto bene se è al completo”. La strada, per i tre giocatori in questione, appare quindi in salita. D’altronde lo stesso Mancini nel 2015, all’epoca alla guida dell’Inter, si era detto contrario alla convocazione di calciatori non nati nel Belpaese.

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“Io penso che un giocatore italiano meriti di giocare in Nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. Ma questa è la mia opinione” le parole da lui pronunciate, che suscitarono una certa polemica. Nel corso degli anni Mancini ha poi dimostrato di aver cambiato idea, come testimoniato dalle chiamate di Jorginho, Rafael Toloi e di Emerson Palmieri. Ora, con la qualificazione al Mondiale ancora tutta da conquistare, possibile che faccia ricorso di nuovo agli oriundi.