“Giuro, ti uccido!”: follia in Argentina, minacce di morte all’arbitro

L’attaccante Lautaro Acosta ha minacciato l’arbitro Herrera che lo ha successivamente denunciato: 8 giornate di squalifica dalla Federazione

Mano pesante del giudice sportivo nei confronti di un calciatore, reo di aver minacciato l’arbitro al termine di un match. E’ successo in Argentina e il calciatore in questione è Lautaro Acosta, professione attaccante del Lanus. Il calciatore, che in passato è arrivato anche a vestire la maglia della nazionale maggiore, ha lasciato sgomenti i tifosi per alcune sue parole proferite al ‘fischietto’ Dario Herrera. Anzi, per molti la pena inflitta è stata soft.

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Acosta in azione contro il Gremio
Acosta (LaPresse)

Argentina, minaccia all’arbitro: “Se ci arbitri di nuovo, ti uccido”, 8 giornate di squalifica

Acosta già in passato aveva avuto qualche battibecco con l’arbitro. La partita alla quale si riferisce l’episodio che è costato otto giornate di squalifica per ‘el Laucha’ è quella dello scorso 29 novembre tra Lanus e Racing. Le frasi rivolte all’arbitro sono state pesanti: “Sei un maledetto superbo e un poco di buoni. Se ci arbitri di nuovo, giuro che ti uccido”. L’arbitro Herrera ha depositato la denuncia al commissariato di Avellaneda e oggi è arriva la decisione della Federazione.

Il trentatreenne ha un passato anche in Europa. Un trascorso da meteora. Il calciatore, all’alba della sua carriera, era stato prelevato infatti dall’ex direttore sportivo della Roma Monchi per il ‘suo’ Siviglia.

Arrivò nel periodo in cui in Andalusia si trasferirono pure altri argentini che hanno poi avuto una carriera di primo livello: Diego Perotti e Federico Fazio. Acosta si affacciò appena in prima squadra, conquistando poche presenze ma soprattutto pochissimi minuti.

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Nel 2011-2012 si trasferì in prestito al Racing Santander. Al termine della stagione fece rientro in Argentina, dapprima in prestito al Boca Juniors, per non tornare più. Con la nazionale maggiore albiceleste ha collezionato 2 presenze.