Higuain, batosta inaspettata in MLS: i tifosi restano increduli

Terza stagione in Mls per Higuain, che ha iniziato la sua terza stagione con la maglia dell’Inter Miami finendo nel mirino delle critiche.

Negli Stati Uniti ha trovato la sua oasi di pace personale, lontano dallo stress e dall’agonismo legati ai principali campionati europei. Il Napoli e la Juventus rappresentano ormai dei lontani ricordi per Gonzalo Higuain, che di recente ha iniziato la sua terza stagione con la maglia dell’Inter Miami: per lui 90 minuti in campo e nessun contributo in fase realizzativa contro il Chicago Fire. 

Higuain in campo
Gonzalo Higuain (Lapresse)

Una prestazione, quella offerta dall’argentino, non del tutto sufficiente che lo ha fatto finire nel mirino di un avversario affrontato in campo. L’attaccante Fabian Herbers, nel corso del suo podcast ‘Zee Soccer’ ha infatti duramente criticato l’atteggiamento mostrato da Higuain all’interno del rettangolo di gioco.

“Fanc… quel ragazzo, amico. E’ così patetico. Ogni volta che un suo compagno di squadra sbaglia un passaggio, non gli dà il pallone in modo corretto o fa qualcosa del genere, lo vedi che diventa subito di cattivo umore. Il suo linguaggio del corpo è semplicemente terribile. Non vorrei mai giocare in squadra con lui”. Parole dure, ma non le uniche rilasciate da Herbers.

Higuain contrastato da Robinson
Miles Robinson e Gonzalo Higuain (Lapresse)

Higuain, che attacco da un avversario

L’esponente dei Chicaco Fire, infatti, è andato avanti lanciando un vero e proprio attacco frontale nei confronti di Higuain. “Siamo alla prima partita ed è già così negativo e distruttivo nei confronti dei suoi stessi compagni di squadra che invece dovrebbe cercare di aiutate. Dovrebbe provare a sollevarli, a renderli migliori da leader. Penso che per Miami sarà una lunga stagione se lui continua così. Ad ogni passaggio sbagliato alza gli occhi al cielo, è una cosa scioccante”.

Sulla questione è intervenuto pure Julian Gressel del D.C. United il quale ha condiviso il pensiero di Herbers. “Dovrebbe essere il leader della squadra, il capitano e invece si rivolge in quel modo verso i compagni di squadra più giovani, ragazzi che non hanno giocato moltissimo in MLS anche a causa di problemi di budget e cose del genere. Non mi piacciono certe cose e non credo che sia un buon capitano”. I fasti vissuti al Napoli (che intanto si sta preparando al big match contro il Milan) sono ormai distanti.