“Una scusa patetica!”: Juve-Allegri, la sentenza di Tancredi Palmeri

Juventus nel caos dopo l’eliminazione in Champions League contro il Villarreal. Il giornalista Tancredi Palmeri attacca Max Allegri.

L’eliminazione della Juventus dalla Champions League continua a far discutere. Dopo i tre gol incassati dal Villarreal di Unai Emery all’Allianz Stadium, le critiche verso Massimiliano Allegri ed i bianconeri si sprecano. A distanza di più di qualche ora il tema è ancora vivo all’interno dei dibattiti sportivi.

Juventus, Allegri sbuffa
Allegri (ANSA)

La redazione di SerieANews.com ha raccolto il pensiero del giornalista Tancredi Palmeri, intervenuto in diretta sul nostro canale Twitch. Palmeri ha puntato il dito contro le dichiarazioni post gara dell’allenatore bianconero.

Tancredi Palmeri attacca Allegri e la Juventus

Il collega giornalista Tancredi Palmeri ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la diretta Twitch di SerieANews.com. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni: “Fa ridere che ieri Allegri abbia detto ‘Come si fa a segnare se loro si difendono in nove dietro la linea della palla?’. Ma come? Hai fatto il pacco a chiunque e hai detto ‘Meglio belli e vincenti che brutti e perdenti’. Ti hanno battuto con le tue stesse armi e mo ti lamenti? E’ fuori… questo non è un ‘Happy hours’, è un ‘Tu si pazz’ hours’. Come contrappasso è stata una roba… sentirlo lamentarsi di questo… E’ un po’ patetico, onestamente, che uno come Allegri si attacchi a questo dopo l’eliminazione. E’ una scusa patetica”.

Poi ha proseguito: “Ma l’allenatore è pagato per fare il suo lavoro, non per dirci come stanno le cose dopo la partita. Se il suo lavoro vuol dire anche mentire spudoratamente dinanzi ai microfoni mica è un processo ‘Giuro di dire tutta la verità’. Ognuno porta acqua al suo mulino, è libero. Ma si rende ridicolo dicendo così, perché la sua politica è sempre stata essere più furbo ed ora è arrivato uno più furbo di lui. Dice un saggio: ‘Stai attento a fare il puro, perché c’è sempre uno più puro di te che ti epura’”.