La storia incredibile di Cissè, il nuovo gioiello dell’Atalanta

Conakry-Copertino-Bergamo o meglio Zingonia. È il percorso di Moustapha Cissè, l’attaccante classe ‘2003 che stasera ha assaporato la gioia di far gol al debutto in serie A.

Nel campionato Primavera 1 andò ancora meglio, al debutto contro il Milan fece doppietta dopo lo spezzone di tredici minuti di qualche giorno prima in Coppa Italia di categoria contro la Sampdoria. Era il 27 febbraio quando Cissè debuttava in Primavera, venti giorni dopo ha deciso una partita complicata per l’Atalanta sul campo del Bologna, dando tre punti importanti a Gasperini in chiave europea, rispondendo alla vittoria della Roma nel derby. Ma torniamo all’ennesimo oro di Zingonia, scoperto a tanti chilometri di distanza, precisamente in Salento. Dal settore giovanile alla prima squadra, è lo stesso metodo con cui si scoprono i Malinovskyi, con la capillare presenza degli osservatori.

Atalanta, Cissé esulta
Cissé (LaPresse)

Cissè è un giocatore da seguire, ha velocità in progressione, capacità fisiche utili anche nella protezione del pallone e anche lo stacco, la forza nel gioco aereo, come dimostra il gol in Primavera contro il Napoli. Si tratta di un talento grezzo su cui lavorare ed insistere, anche stasera dopo il gol ha avuto altre situazioni in cui forse poteva anche fare di più. Guardandolo giocare, immaginiamo che col percorso giusto potrà esplorare i movimenti giusti per migliorare ancora. Nel 2019 Cissè, dopo la morte del padre, decide di partire, lasciare la Guinea alla ricerca di una vita migliore.

È la storia di tantissimi ragazzi che arrivano in Italia, Cissè ce l’ha fatta grazie al calcio e l’oasi che gli ha cambiato la vita è la Asd Rinascita Refugees, una squadra che prende il nome dall’omonima cooperativa di cui si occupa Niang Baye Hassane, allenatore della Rinascita Refugees. In questa squadra giocano soprattutto rifugiati, richiedenti asilo e altri ospiti dei progetti Sprar/Sproimi. Quando Cissè è arrivato in questa realtà, si militava in Terza Categoria, l’ultimo gradino della scala del pallone, adesso militano in Seconda Categoria. Hassane è un mediatore linguistico senegalese, il progetto d’accoglienza legato al calcio è stato affidato a lui perché vanta delle esperienze come allenatore.

Cissé esulta con i compagni
Cissé con i calciatore dell’Atalanta (LaPresse)

Chi è Cissè? La storia del gioiello dell’Atalanta

Cissè è arrivato all’Atalanta a febbraio, per lui è stato liberato lo slot da extracomunitario, una mossa che ha ricordato a tutti quando l’Atalanta tesserò Barrow che poi è diventato un giocatore da serie A in pianta stabile, attualmente proprio al Bologna. Era un avversario nella serata in cui Cissè ha conquistato la scena, con il gol su assist di Pasalic dopo essere subentrato a Muriel, l’anima dell’attacco bergamasco orfano di Zapata. Una serata che arriva dopo tanti sacrifici anche in Italia perché per il primo anno e mezzo Cissè si è dovuto accontentare di allenamenti e partite tra amici a causa degli ostacoli burocratici nel tesserare un minorenne extracomunitario in un campionato dilettantistico. Moustapha non ha mollato, ha vissuto tra la casa famiglia che lo ospitava a Carmiano, gestita dalla cooperativa Rinascita, e il centro sportivo Paradise.

La prima occasione per cambiare la propria vita è un torneo estivo nel 2019, l’Atalanta scopre il suo talento, lo segue. C’è la pandemia che sembra spegnere le speranze di Cissè, poi la burocrazia ma si sblocca tutto a gennaio, con l’operazione curata dall’avvocato Roberto Nitto. Pochi mesi, tre gol in poco più di tre partite con la Primavera di Brambilla sono bastati per convincere Gasperini all’ennesima intuizione. L’elenco è lungo, dal debutto di Mandragora contro la Juventus di Pogba fino alla favola di Cissè. Una storia d’integrazione, riscatto e coraggio, sono giorni in cui ne abbiamo particolare bisogno.