Scandalo in Spagna: perché le scuse di Piqué non convincono

Il difensore del Barca Piqué si è difeso su ‘Twitch’ dalle accuse di ‘conflitto di interesse’: le argomentazioni lasciano delle perplessità

Le ultime ore hanno scosso la Spagna calcistica. Il caso Piqué-Rubiales è il trending topic del momento nel paese iberico. Le chiacchiere da bar che per anni hanno imperversato, ora sono state investite dagli audio tirati fuori da ‘El Confidencial’, la testata che nei giorni scorsi è venuta in possesso di alcune conversazioni tra il difensore del Barcellona e il presidente delle federazione calcistica spagnola, la RFEF.

Piqué disperato
Piqué (LaPresse)

Piqué, su ‘Twitch’ – social sul quale è molto attivo – nella serata di ieri si è difeso dalle accuse di ‘conflitto di interesse’ che gli sono piovute addosso da quando il caso è uscito allo scoperto. Il catalano – peraltro proprietario di un club dell’equivalente della Serie C italiana, l’Andorra, primo in classifica – ha convocato all’appuntamento una serie di giornalisti dicendo di non aver nulla da nascondere. Una ‘toppa’ che tuttavia stenta a convincere.

Il presidente della RFEF Luis Rubiales
Luis Rubiales (LaPresse)

Piqué si difende ma può essere il protagonista dell’evento per cui riceve milioni di euro di commissione?

L’argomentazione del difensore del Barcellona fa quasi esclusivamente su un punto: la Kosmos – agenzia di proprietà di Piqué che ha curato le negoziazioni per sdoganare la Supercoppa Spagnola in Arabia Saudita – riceve le commissioni (4 milioni di euro per ogni edizione) direttamente dalla Sela, l’impresa del Governo asiatico deputata a gestire questo genere di iniziative. Il centrale insiste sulla mancanza di pagamenti diretti da parte della RFEF nei suoi confronti. Non risponde però al punto focale della questione: è giustificato il fatto che la società del capitano di uno dei club – “o mes que un club” – più blasonati abbia gestito l’operazione che peraltro ha portato a condizioni favorevoli non solo per la Federazione di Rubiales ma anche per le due squadre più ‘potenti’ (“8 milioni a testa per Barcellona e Real Madrid, alle altre due uno o due milioni” dice Piqué al presidente della RFEF in uno degli audio ‘incriminati’)? Come può l’organizzatore dell’evento essere anche il protagonista di quella manifestazione per cui riceve commissioni per milioni di euro ogni anno?

Durante la diretta ‘Twitch’ il calciatore ha inoltre riconosciuto che in mancanza di Barcellona e Real Madrid la RFEF perderebbe una parte dei 40 milioni di euro previsti per ogni edizione della Supercoppa disputata in Arabia Saudita (‘El Mundo’ ha parlato di cinque milioni in meno per ognuna delle due). Altro punto che mette in una posizione scomoda la federazione spagnola.

Tornando a Piqué, il calciatore ha spesso puntato il dito nei confronti del Real Madrid, accusati di ricevere favori arbitrali. E poche settimane fa, in un’altra diretta ‘Twitch’, aveva parlato di chiara ‘corruzione’ in merito all’assegnazione dei Mondiali 2022 al Qatar. Sorprende (forse soltanto fino a un certo punto…) ora assistere alla sua strenua (e flebile) difesa dell’operazione commerciale che ha condotto in prima persona davanti alle accuse di ‘conflitto d’interesse’. Pesi e misure differenti spinte…dalla bramosia dell’“éxito”.