Lo Spartak Mosca non perde il vizio: non solo Spalletti, bordata sui social

Lo Spartak Mosca ci ricasca ancora una volta. Dopo lo sfottò al Napoli di Spalletti, sui social un’altra bordata ma al club inglese.

Il Manchester City è stato eliminato dal Real Madrid in semifinale di Champions League. La squadra di Carlo Ancelotti, sotto per 1-0 fino a pochi minuti dalla fine, ha ribaltato la sfida con doppietta di Rodrygo e gol di Benzema dal dischetto e ha concluso il match sul 3-1. Grandissima festa per la squadra dei blancos, che in finale incontrerà il Liverpool di Klopp.

Spalletti al Maradona
Luciano Spalletti, Napoli (LaPresse)

Lo sguardo di mister Guardiola mentre il Real completava l’opera ha fatto il giro del web: un misto tra lo stupore e lo sconforto per un risultato che prendeva forma e cancellava i sogni vincenti dei Citizens.

Subito dopo il match l’allenatore del City ha poi commentato così la sconfitta e conseguente eliminazione: “Potevamo fare il 2-0 e stavamo controllando la partita, poi quei due minuti… Nei supplementari abbiamo faticato ad entrare in partita, avevamo subito un colpo duro. Ci è mancata la finale”.

Guardiola incredulo
Pep Guardiola, Manchester City (LaPresse)

City fuori dalla Champions, lo sfottò dello Spartak Mosca

Mentre il popolo sportivo si godeva il grandissimo finale, lo Spartak Mosca pensava a un altro post da bordata da condividere sui social. La squadra russa è stata esclusa dall’Europa League a causa delle decisioni prese in conseguenza alla guerra in Ucraina, ma nonostante ciò si mantiene comunque attiva coi suoi canali e non ha perso tempo per sbeffeggiare la squadra di Guardiola. Su Twitter infatti ha scritto: “Possiamo confermare che abbiamo lo stesso numero di Champions League del Manchester City”.

Lo Spartak Mosca non è nuovo alle provocazioni. Lo scorso novembre, infatti, in seguito alla sconfitta del Napoli contro la formazione russa, l’account social del club aveva preso di mira Spalletti, affibbiandogli l’emoticon del pagliaccio per rispondere alla polemica secondo la quale l’allenatore toscano aveva rifiutato di salutare il tecnico Rui Vitoria. Da lì una serie di post con tale immagine ad alto tasso provocativo. Dopo qualche mese la storia si è ripetuta e questa volta ci è andato di sotto il City