Paganin: “Finale straordinaria. Perisic, strappo si può ricucire”

Massimo Paganin, che nella serata di ieri ha commentato il big match della finale di Coppa Italia, ha parlato ai microfoni di SerieANews.com

Massimo Paganin, ex difensore tra le altre anche dell’Inter, ha ieri svolto il commento tecnico alla telecronaca di Riccardo Trevisani. Ha così avuto modo di poter assistere da vicino al Derby d’Italia, giocato da Juventus e Inter. Una finale, quella di Coppa Italia, che ha regalato non poche emozioni.

Perisic esulta dopo il gol Inter
Ivan Perisic (ANSA Foto)

Massimo Paganin, quindi, ai microfoni di SerieANews.com, ha così parlato della finale giocata ieri: “Ci meritavamo come Paese una serata così. Dopo tutto quello che abbiamo passato. È stata una serata fantastica. E un bellissimo spot del nostro calcio all’estero. Io ho avuto la fortuna di commentare anche le finali di Champions. Ma quella di ieri di Coppa Italia ha avuto un’atmosfera particolare. Perché intanto arrivavamo da anni in cui veniva giocata a porte chiuse. O con poco pubblico, non con la totale capienza dello stadio. E poi perché è stata una partita che da 57 anni non si disputava, ossia Juve-Inter di Coppa Italia. Per cui è stato veramente bello, emozionante”.

“Per altro – ha aggiunto – è stata una bella partita. Indipendentemente dalle considerazioni diciamo così dei tifosi che ovviamente sono focalizzati sulle loro squadre. Direi che esternamente, vista da qualcuno non emotivamente coinvolto, è stata una partita emozionante. Fino alla fine ricca di gol, cosa inusuale per una finale di Coppa”.

Inter i giocatori festeggiano con la Coppa Italia
Inter (ANSA Foto)

Juventus-Inter, Massimo Paganin a SerieANews.com: “Risultato finale determinato dai dettagli. Perisic? Qualsiasi tipo di strappo può essere ricucito”

L’Inter vince la Coppa Italia e Massimo Paganin ha analizzato così il Derby d’Italia: “Ovviamente il calcio ha in serbo sempre tante sorprese. Sembra sempre che un avversario possa prevalere sull’altro. Ma in una partita di calcio ci sono tante partite. Quando hai tu la palla, quando ce l’hanno gli avversari. Quando riesci a metterli in difficoltà, quando sei tu a subire, quando devi difendere, quando attacchi. Ci sono tante partite e devi cercare di giocarle sempre. Provando ovviamente a rimanere agganciati agli avversari. Anche quando sembra che siano messi molto meglio di te e sembrano metterti in difficoltà”.

Ancora: “Così è stato per l’Inter. È partita molto bene, ha meritato il vantaggio. Poi tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, la Juventus ha fatto molto meglio. È andata in vantaggio. La squadra di Inzaghi è stata brava a rimanere agganciata alla partita. Poi sicuramente dei piccoli dettagli possono aver inciso. Come il calcio di rigore che però è stato la conseguenza del fatto che la squadra di Allegri si è abbassata molto. E si è portata l’Inter all’interno dell’area di rigore. Il risultato finale è stato determinato dai dettagli e quindi i dettagli, in partite così importanti, a volte fanno la differenza”.

La Vecchia Signora, però, ora è chiamata a reagire. “Per la Juventus deve essere un nuovo punto di partenza. È chiaro che è difficile per un club così titolato accettare una stagione senza titoli. Però purtroppo succede. Lo hanno fatto tanti altri grandi club in giro per l’Europa. Lo farà anche la Juventus, ripartirà. Non staranno con le mani in mano a piangersi addosso. Staranno pensando sicuramente a quelle che sono soluzioni. La Juve ce l’ha nel suo DNA e sarà pronta a ripartire per cercare di conquistare titoli già dall’anno prossimo”.

Per quanto riguarda la situazione del rinnovo di Perisic ha dichiarato: “Ha dimostrato di essere un giocatore che è cresciuto molto negli ultimi tre anni. Dal Bayern Monaco dove ha conquistato il triplete, poi con Conte e quest’anno è stato un trascinatore e un leader. Quindi penso che qualsiasi tipo di strappo può essere ricucito. Indipendentemente da quelle che sono state le sue esternazioni”.

“Ma credo – ha concluso – siano state fatte da un giocatore importante, da un leader che è consapevole di quanto vale. E quindi è stato semplicemente un messaggio alla società. Come a dire ‘ se vogliamo crescere tutti insieme abbiamo bisogno di considerare in maniera diversa i giocatori importanti’. Lui si considera tale e vuole che gli si venga dato il giusto valore”.