Albarella: “Con questo calendario non può esserci programmazione”

Il Mondiale invernale renderà la stagione alle porte completamente anomala, la preparazione e la gestione dei carichi di lavoro dovranno fare i conti con un lungo stop. Ne abbiamo parlato con il preparatore atletico Eugenio Albarella.

Albarella intervista SerieANews
Albarella

Si comincia prima, nel weekend di Ferragosto e si finisce più tardi, ad inizio giugno, con in mezzo uno stop di una cinquantina di giorni.

Si va avanti nella direzione del calcio degli ultimi anni, in un’annata in cui si darà continuità alla prassi di giocare ogni tre giorni a partita circa. Albarella sintetizza in una citazione di Machado la situazione della prossima stagione: “Faccio mia una frase di Antonio Machado, non c’è una strada segnata, mentre si cammina si traccia il percorso”

Il Torino s'allena in ritiro
Torino (LaPresse)

Albarella: “Sarà una stagione dal modello sudamericano, con Apertura e Clausura”

Il prof. Albarella ha fotografato la prossima annata in questo modo: “Sarà un’annata dal modello sudamericano, con una sorta di torneo di Apertura e Clausura, basta pensare che soltanto ad agosto ci saranno quattro giornate di campionato”.

L’anomalia impone di organizzarsi, fronteggiare le difficoltà. Albarella, con una lunga esperienza da preparatore atletico (dal Milan alla Juventus, dalla Nazionale giapponese all’avventura cinese) ha raccontato il metodo che stanno utilizzando tutti i club.

Il modello del ritiro estivo in cui mettere benzina per tutta la stagione è terminato da tempo. “Non si può avere una programmazione ma soltanto delle strategie, conta tantissimo il modello di vita del calciatore, gli allenamenti invisibili, tutte le incidenze sulla vita dell’atleta. I giocatori arriveranno anche a 75 partite in una stagione, si giocherà con la media di una gara ogni 3.5 o 3.8 giorni”.

Sarà anomalo anche il Mondiale, per gli staff delle Nazionali il lavoro sarà diverso. Una volta si aveva il gruppo a disposizione almeno 14 giorni prima, ora, invece, le società concederanno i propri tesserati soltanto 7 giorni prima.

Il calcio è cambiato, i calendari sono sempre più ingolfati, gli staff devono saper cavarsela in questo percorso ad ostacoli. Si lavora tanto anche sulla prevenzione degli infortuni, parare il tiro anche in virtù dei feedback dei calciatori.

È la dura vita del calcio governato dal business, con i Mondiali in pieno inverno.