Alla viglia dell’importantissima sfida con l’Inter, il tecnico della Lazio Maurizio Sarri sbotta in conferenza stampa su una domanda.
Vittoriosa a fatica con il Bologna, quindi frenata dal Torino con un deludente 0-0, la Lazio di Maurizio Sarri vuole voltare pagina già da questo weekend. Impresa tutt’altro che semplice però, dato che all’Olimpico arriverà l’Inter del grande ex Simone Inzaghi.
Una buona prestazione rilancerebbe certamente le quotazioni della squadra biancoceleste. Il 5° posto della scorsa stagione è stato sicuramente un risultato positivo, ma il presidente Lotito sogna il ritorno della squadra in Champions League tanto quanto i tifosi. Sarri intende accontentarli, altrimenti non sarebbe rimasto, e contro l’Inter intende giocarsela.
“Abbiamo dimostrato la scorsa stagione di potercela giocare alla pari con loro” afferma in conferenza stampa. Naturalmente senza mancare di rispetto a una squadra che considera ovviamente “tra le favorite per lo Scudetto” e un tecnico, Inzaghi, che ritiene “uno dei 6-7 migliori in Italia, ma già da tempo”.
E mentre aspetta un terzino sinistro – Reguilòn del Tottenham è molto vicino – esplode quando gli viene chiesto delle prestazioni non sempre brillanti di Felipe Anderson.
L’occasione arriva mentre il tecnico della Lazio risponde sulla presunta scarsa brillantezza dei suoi attaccanti. Nei giorni scorsi già Ciro Immobile ha risposto in modo duro ai suoi detrattori in Nazionale, stavolta però si parla di Felipe Anderson e dell’Aquila per cui è Sarri a metterci la faccia.
Secondo alcuni critici, il brasiliano sarebbe poco brillante perché troppo impegnato a rispettare i compiti impartiti dal tecnico. Che risponde senza mezze misure: “Dire che un attaccante segna poco perché pressa tanto è proprio una grande ca…ta, un vero luogo comune.”
“Felipe Anderson sta dando tutto adesso, gli manca solo un po’ di condizione per poi accendersi in fase offensiva. Lo farà, ci ha abituati a giocare 6 partite di livello eccezionale. Ma adesso anche quando non raggiunge certi livelli mi rincuora il fatto che giochi al massimo, per il bene della squadra”.
Polemica chiusa sul nascere, dunque. Sarri sta cercando di trasformare Felipe Anderson, talento vero ma incostante. E alla fine potrebbe anche riuscirci, smentendo chi pensa che la mano di un tecnico conti poco nel calcio dei campioni.
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