Orsolini ha dato tutto, e ora potrebbe essere il momento di scegliere. Ma Bologna non si aggrappa ai rimpianti e pensa ai sostituti: uno segna, l’altro incanta. E forse, senza far rumore, il dopo “Orso” è già arrivato
Riccardo Orsolini è un patrimonio di questo Bologna. Non solo per quello che fa in campo, ma per quello che rappresenta. Un ragazzo che ha scelto questa maglia quando non era ancora di moda, che si è preso il cuore della gente senza troppi proclami, a forza di gol, di dribbling, di momenti. E adesso, proprio ora che tutto gira, potrebbe essere arrivato il momento del salto.
Non è una questione di mercato, di pressioni esterne. È una sensazione. Perché Milan e Napoli si erano già mosse a gennaio. E non saranno le uniche, in estate. Ma non sarà una cessione imposta dal club, anzi. A fare la differenza sarà la volontà di Orsolini. Se chiederà di andar via, probabilmente Sartori lo accontenterà. Perché chi dà tanto, merita di essere ascoltato. E Bologna, oggi, non è più la tappa finale di nessuno. È una rampa.
Con 30 milioni, o magari con un conguaglio più contropartita tecnica, si può iniziare a parlare. E qui entra un nome che già era uscito in inverno: Samuel Chukwueze. Il Milan lo aveva messo sul tavolo come ipotesi, e guarda caso proprio contro il Bologna ha tirato fuori la miglior partita della stagione. Vincenzo Italiano ha visto tutto da vicino, e non è detto che non ci stia già ragionando.
Ma se Orsolini parte, chi lo sostituisce?
Strefezza, la rinascita silenziosa: se il Como lo cede occhio al Bologna
C’è già un nome in Serie A che sta facendo parlare di sé, senza troppi titoli ma con parecchi fatti. Gabriel Strefezza, esterno offensivo del Como, stesso anno di nascita di Orsolini, e una primavera che lo sta riportando sotto i riflettori. Tre gol nelle ultime tre partite, dopo qualche panchina di troppo. Non per caso: Fabregas lo aveva messo da parte per colpa della sua discontinuità, che è un po’ il suo limite storico. Ma quando è in forma, fa la differenza.
Lo score è chiaro: sei gol in stagione, metà concentrati in questo rush finale e metà nella fase iniziale. E, numeri alla mano, sta segnando più di Orsolini nell’ultimo mese. Ma il discorso non è solo aritmetico. Uno come Strefezza potrebbe alternarsi con Chukwueze, formando una coppia d’esterni che, per quanto diversa, può coprire lo stesso ruolo con approcci complementari, magari integrando le rispettive “pause”, un difetto che caratterizza entrambi.
Ma la prima domanda da farsi è la più semplice di tutte. Davvero il Como cederebbe Strefezza? La risposta è “dipende”: quest’anno è stato molto importante nelle dinamiche della squadra di Fabregas ma i lariani hanno soldi e voglia di stupire e chissà chi prenderanno questa estate. Certo, se si facesse un salto di qualità lì sulla fascia destra magari Strefezza diventerebbe cedibile. E lì il Bologna sarebbe di sicuro molto attento alla situazione.
Certo, il posto di Orsolini non si eredita a cuor leggero. È una figura che ha lasciato il segno. Ma il Bologna di oggi è un club che deve pensare al futuro, senza restare aggrappato al passato. Anche se quel passato ha un volto ben preciso, un sinistro educato e un affetto che non si compra. Se davvero sarà addio, Bologna non si farà trovare impreparata. Perché il dopo Orsolini, forse, è già pronto ad arrivare.