Gasperini-Atalanta, si è ribaltato tutto: ora attenzione ai nuovi scenari

Il futuro sembrava definito, poi è cambiato tutto all’improvviso. Gasperini resta al centro del ciclone: logorato, contestato, ancora decisivo. E alla fine potreb

Gian Piero Gasperini con uno sguardo intenso
Gasperini-Atalanta, si è ribaltato tutto: ora attenzione ai nuovi scenari (LaPresse) – serieanews.com

Si sta completando, con tanta fatica, una stagione che è stata particolarmente impegnativa per l’Atalanta e per Gian Piero Gasperini. Non tanto – o non solo – per gli impegni sul campo, che pure sono stati tanti e anche parecchio interessanti, ma per il carico mentale che si è trascinato dietro ogni settimana. È stata un’annata altalenante, nel vero senso della parola.

Si era partiti con la sensazione di poter davvero dettare legge. In Italia e anche in Europa. La vittoria a Napoli sembrava la scintilla di qualcosa di più grande. Una squadra in corsa per lo scudetto, una Champions giocata da protagonista fino agli ottavi.

Poi, d’un tratto, tutto si è inceppato. Qualche sconfitta di troppo, un mercato che a Gasperini proprio non è andato giù – e che non ha perso occasione di criticare pubblicamente – e poi quell’uscita di scena contro il Bruges che ha lasciato il segno. Una squadra alla portata, che però è riuscita a fare l’impresa contro ogni logica.

E lì è iniziato il tira e molla. Un rilancio in campionato che ha riportato l’Atalanta a un passo dalle prime, poi la sconfitta con l’Inter di Inzaghi che ha chiuso definitivamente il discorso scudetto. Il piazzamento in Champions, alla fine, è arrivato. Ma il sogno grosso è rimasto lì, sospeso.

Il problema, però, non è solo di campo. È tutto il contorno che ha pesato come un macigno. Gasperini ha vissuto mesi difficili. Litigi, nervosismo, dichiarazioni al vetriolo. Il caso Lookman, le frecciate ai Percassi, la frase sul contratto in scadenza 2026: “non ci sarà un ulteriore rinnovo”. E poi quel continuo, neanche tanto velato, guardarsi intorno.

Gasperini, quale futuro? Ora (forse) non lo vuole più nessuno

Gasp ha fatto “il prezioso”, ha strizzato l’occhio a diverse squadre di Serie A, pronto a cambiare aria. Ma alla fine è rimasto lì. Forse perché le pretendenti si sono sfilate una dopo l’altra. Forse perché nessuno ha voluto davvero prendersi in carico un personaggio così difficile da gestire.

Gian Piero Gasperini con un viso rabbioso
Gasperini, quale futuro? Ora (forse) non lo vuole più nessuno (LaPresse) – serieanews.com

Sì, perché Gasperini è scomodo. Uno che litiga. Uno che divide. Uno che pretende. Uno che – a 66 anni – può anche essere visto come un rischio. Difficile pensare di ricominciare un ciclo con lui al centro. E quindi si ribalta tutto: da “Gasp se ne va”, a “l’Atalanta ci sta pensando”.

E infatti pare che in società qualcosa si stia muovendo. Si stanno valutando allenatori giovani, da progetto. Nomi che piacciono: De Zerbi, Thiago Motta, Palladino. Profili diversi, più freschi, meno divisivi. E allora il punto diventa: vogliamo davvero andare avanti con Gasperini? O forse è il momento giusto per chiudere?

Il rinnovo – almeno sulla carta – gli è stato anche proposto. Ma le condizioni non convincono. L’Atalanta offre due anni, lui avrebbe rilanciato per tre. Un triennale che sembra più un modo per rendere tutto più difficile. Perché oggi la sensazione è che di dubbi ce ne sono tanti e che non si è poi così convinti di continuare insieme.

Eppure, attenzione. Perché nella confusione totale, in fondo, c’è ancora uno spiraglio. Se davvero si decidesse di proseguire, di darsi un’ultima possibilità, il progetto potrebbe trovare nuova linfa. Perché sì, lo scudetto è sfumato, ma la squadra c’è.

E magari – anche solo per orgoglio – potrebbe arrivare quella soddisfazione che ancora manca: il primo titolo nazionale della storia, che a Bergamo, più della favolosa Europa League dell’anno scorso, saprebbe di rivoluzione.

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