Parate decisive, un altro Scudetto in arrivo. Ma Meret resta in bilico. E mentre Napoli lo saluta senza troppe certezze, il suo possibile erede si scalda…
Con lo Scudetto in arrivo, Alex Meret è pronto a entrare ufficialmente nella storia del Napoli. Sarà il primo portiere a vincerne due con questa maglia. Garella ha portato a casa il primo, Giuliani il secondo. Lui, il terzo. Ma a differenza degli altri due, con il quarto sarà il più titolato di sempre. Di tutti. E anche per questo dovrebbe essere ormai un idolo assoluto in città.
Anche perché quest’anno di parate importanti ne ha fatte tante. L’intervento a Parma di qualche giorno fa resta nella memoria: quello che ha tolto il gol e ha messo il Napoli sulla strada del titolo. Non è stato un caso isolato. Ha fatto la differenza, spesso e volentieri. Più di quanto avesse fatto nel primo Scudetto, se proprio vogliamo metterla così.
Eppure no. Non basta. Meret continua a non convincere tutti. C’è chi lo considera ancora l’anello debole. Lo era all’inizio, quando si giocava il posto con Ospina. Lo è rimasto anche dopo. Anche quando Ospina è andato via e il Napoli ha pensato seriamente di liberarsi pure di lui. Era a un passo dallo Spezia, si parlava addirittura di Keylor Navas. Poi tutto saltato. È rimasto. E da lì in poi, tre stagioni da titolare fisso. E adesso siamo di nuovo al bivio.
Oggi Meret è in scadenza. Il contratto non è stato ancora rinnovato, nonostante le premesse e le dichiarazioni in senso contrario. Non ci sono segnali forti in quel senso. E allora si apre uno scenario che fino a qualche mese fa sembrava impensabile: il portiere più vincente della storia del Napoli potrebbe andarsene. A zero. Magari pure a una rivale. E la cosa incredibile è che il Napoli non sembra così preoccupato.
Napoli, idea Milinkovic Savic: potrebbe arrivare per Simeone (più soldi)
Aurelio De Laurentiis, infatti, ha già un nome in mente. Uno che segue da tempo. Uno che quest’anno ha fatto un campionato enorme. Parliamo di Vanja Milinkovic-Savic, il pararigori del Torino. Stagione da incorniciare: sei rigori affrontati, quattro parati.
Numeri veri. E una continuità che in tanti non si aspettavano. È coetaneo di Meret, ma dà sensazioni diverse. Più sicuro, più “dominante”. E piace anche in Premier, dove ha mercato. Ma il Napoli c’è. E ci prova.
Il problema, semmai, è il costo. Il Torino parte da una base di 20 milioni, come da clausola presente sul suo contratto. Non pochi. Ma il Napoli ha una carta da giocarsi. Si chiama Giovanni Simeone. A Torino lo seguono da un pezzo. Il profilo piace, il ruolo serve. E il prezzo è giusto: intorno ai 15 milioni. Che tradotto, significa che si può costruire uno scambio, con un piccolo conguaglio a favore dei granata.
Simeone per Milinkovic-Savic, con conguaglio di 5-10 milioni in favore del Torino: uno scambio che avrebbe un senso. Per tutti. Il Napoli si coprirebbe con un portiere affidabile, forse più adatto al tipo di gioco che vuole Conte. Il Toro avrebbe un attaccante pronto, con garanzie. E Meret? O firma, o saluta. Difficile che resti a metà.
Dopo tre anni da titolare, forse è davvero arrivato il momento della svolta. Di cambiare volto, tra i pali. Ma il paradosso resta: Meret va via da campione. Ma lo fa da separato in casa.