Una vittoria fine a sé stessa, solo per chiudere il campionato in ottava posizione: fuori dalle coppe, il club rossonero partirà con un nuovo progetto ma arriva una brutta notizia per il tecnico
Un ultimo applauso non c’è stato. Al fischio finale di Milan-Monza, finita 2-0 per i rossoneri, lo stadio è rimasto in silenzio, rotto solo dai cori di contestazione. Nonostante la vittoria, il Milan chiude la Serie A all’ottavo posto, fuori da tutto. Niente Europa.
Una stagione storta, fatta di errori, cambi di rotta e tante promesse non mantenute. Ma quello che ha fatto più rumore sono stati i tifosi, che non hanno aspettato il triplice fischio per farsi sentire: striscioni e cori fuori da Casa Milan, proteste dentro e fuori lo stadio. Un malessere che ormai non si può più ignorare.
La sensazione è che un ciclo sia arrivato al capolinea. La squadra non ha mai trovato continuità, né gioco, né identità. E se da mesi si vocifera di cambiamenti importanti, ora sembra arrivato il momento delle decisioni vere. L’estate che sta per iniziare non sarà una pausa, ma un reset.
Rifondazione Milan: Tare ds, inizia la rivoluzione
Il futuro è tutto da scrivere, ma alcune penne sono già pronte. Una su tutte: quella di Igli Tare, il nuovo direttore sportivo del Milan. Un nome esperto, uno che ha lasciato un segno profondo alla Lazio e che potrebbe portare nuova linfa a una società che ha perso smalto e visione. Con lui inizierà un vero e proprio progetto di rifondazione tecnica, che partirà dalla guida in panchina.
La priorità è chiara: trovare il nuovo allenatore. La lista dei candidati è lunga e piena di profili interessanti. Nomi giovani, tecnici visionari, ma anche figure esperte pronte a prendere in mano un gruppo in cerca di riscatto. Tra questi, fino a poche ore fa, uno dei più chiacchierati era Roberto De Zerbi.
De Zerbi resta a Marsiglia: il comunicato dell’OM chiude ogni spiraglio
Chi pensava che Roberto De Zerbi potesse tornare in Italia per sedersi sulla panchina del Milan dovrà cambiare pagina. Il Marsiglia, infatti, ha deciso di mettere a tacere ogni speculazione con un comunicato ufficiale che suona come una presa di posizione chiara. “Frank McCourt, Pablo Longoria, Medhi Benatia e Roberto De Zerbi sono pienamente impegnati in un progetto consolidato”, si legge sul sito del club francese.
Una riunione negli Stati Uniti ha confermato la piena fiducia dell’ambiente nei confronti dell’ex allenatore del Brighton. L’OM ha chiuso la stagione al secondo posto, centrando l’accesso in Champions, e adesso guarda avanti con l’obiettivo di stabilizzarsi ai vertici. De Zerbi resterà il volto del progetto. Una notizia che cambia le carte in tavola anche per il Milan, costretto a virare su altri profili.
Milan, ora il favorito è Allegri, ma c’è un’alternativa credibile
Con De Zerbi ormai fuori dai giochi, il Milan ha ristretto la cerchia. In cima alla lista è salito prepotentemente Massimiliano Allegri, reduce dall’addio alla Juventus. Il suo profilo divide, ma convince per esperienza e capacità di gestire ambienti complessi. Tornerebbe in rossonero dopo nove anni, con un bagaglio pesante fatto di trofei e polemiche.
Sullo sfondo resta Maurizio Sarri, altro nome libero e in cerca di un progetto stimolante. Piace per la sua idea di calcio, per l’identità che riesce a dare alle sue squadre, e per il fatto che potrebbe rilanciare alcuni talenti già in rosa. Più defilate, per ora, le ipotesi straniere, anche se non si esclude un nome a sorpresa nelle prossime settimane.
Il Milan ha toccato il fondo di una stagione nata male e finita peggio. Ma è proprio da qui che può (e deve) ripartire. Con la scelta del nuovo allenatore inizierà un percorso tutto da costruire, fatto di volti nuovi e vecchie certezze da ritrovare. La vera domanda, adesso, è una sola: chi sarà il primo mattone del Milan che verrà?