Juve, visto l’ultimo regalo di Giuntoli? Ora palla a Igor Tudor per scartarlo

Un nome lasciato sul tavolo prima di uscire, una porta aperta che ora spetta ad altri attraversare. Giuntoli ha già salutato, ma forse l’ultimo colpo lo ha preparato lui

Cristiano Giuntoli e un pacco regalo
Juve, visto l’ultimo regalo di Giuntoli? Ora palla a Igor Tudor per scartarlo (Foto: LaPresse) – serieanews.com

Cristiano Giuntoli è già un ricordo. Via dalla Juventus, via dai titoli, via dalle decisioni. John Elkann ha voltato pagina di colpo, senza neanche aspettare che finisse il caffè. Via lui, dentro Comolli, dentro Chiellini e chissà chi altro. Rifondazione.

Ora, che l’esperienza bianconera di Giuntoli sia stata molto meno brillante di quanto ci si aspettasse è chiaro a tutti. In entrata non ne ha azzeccate molte, diciamolo. Ma in uscita sì. Là ha fatto il lavoro vero, quello che non si vede ma resta: ha ripulito il bilancio. Ha alleggerito gli stipendi, sistemato le scadenze, fatto pulizia.

E questa pulizia oggi permette alla Juve di tornare a spendere. Non con lui, però. Perché il protagonista di quella ripartenza è già stato messo alla porta.

Ma prima di uscire, qualcosa l’ha lasciata. Un regalo, forse. Non nei conti – lì il merito c’è ma è invisibile – ma in un dossier. Un nome. Un attaccante. Un’idea concreta che oggi, se qualcuno decide di riaprirla, può diventare realtà.

Jonathan David era già mezzo bianconero: Tudor può affondare il colpo

Nessun colpo ad effetto, nessuna trattativa alla luce del sole. Ma sottotraccia, tra le pieghe di un mercato che sembrava immobile, Giuntoli stava portando a casa Jonathan David, che il 30 giugno si svincolerà ufficialmente dal Lille.

Jonathan David esulta con la maglia del Canada
Jonathan David era già mezzo bianconero: Tudor può affondare il colpo (LaPresse) – serieanews.com

Lo conoscono in tanti, lo seguono tutti. Inter, Napoli, qualche club inglese, forse anche qualcosa in Germania. Tutti frenati dallo stesso problema: le richieste. L’ingaggio, le commissioni, l’operazione. Troppo alta.

Eppure, Giuntoli col suo entourage aveva trovato un punto. Non un accordo firmato, ma una quadra di massima, un patto non scritto. Quella roba che nel calcio a volte vale più di una PEC. I contatti erano stati riallacciati, l’intesa c’era, mancava solo il sì della Juve. Che ora, appunto, è nelle mani di altri.

Tocca a Igor Tudor. Perché il punto non è solo economico, è tecnico. Se il croato pensa che David sia funzionale al suo gioco, allora la Juve può riprendere quel discorso e chiudere. Se invece no, se non lo vede dentro il suo 3-4-2-1 o comunque voglia giocare, allora si chiude tutto. In mezzo c’è anche la questione Vlahovic, certo. Perché se parte lui, lo spazio per David si apre eccome. Ma anche lì, tutto è legato alla nuova linea tecnica.

Il punto vero, però, è che una parte del lavoro sporco (e prezioso) è già stata fatta. Giuntoli ha lasciato in dote un’opportunità pronta. Tocca alla Juve capire se scartare il regalo o dimenticarlo nell’armadio.

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