A volte non servono acquisti per rivoluzionare una squadra. Basta che certi addii non avvengano. E se il Milan cambiasse strada proprio adesso? Qualcuno lo spera. Qualcun altro lo teme
Il Milan ha appena incassato la cessione di Reijnders e ha messo fieno in cascina per il mercato in entrata. Non è finita lì: altri soldi arriveranno da cessioni minori, magari anche pesanti come quella di Musah al Napoli, ma nel frattempo una situazione che sembrava già indirizzata si è bloccata di colpo.
Mike Maignan aveva deciso: voleva il Chelsea. Spingeva, si era esposto, sembrava solo questione di dettagli. Poi però è arrivata l’offerta vera e propria, e il Milan ha guardato la cifra sul foglio. L’ha riguardata. E ha detto “no, grazie”. Offerta (da 15 milioni) che possiamo tranquillamente considerare offensiva. Il club ha stoppato la trattativa e da lì si è riaperto tutto. Perché Allegri ha una visione ben precisa: vuole tenerselo. Vuole dargli di nuovo motivazioni, farne un perno. E lui, se non trova il treno giusto per andarsene, resta.
Ma non è solo Maignan. Ce n’è un altro, che tutti al Milan vorrebbero trattenere, anche se con qualche incertezza in più: Rafael Leao. Il portoghese è stato ancora una volta geniale, ma solo a tratti. Molto più spesso discontinuo, imprevedibile nel modo sbagliato. E a 26 anni, i dubbi cominciano a diventare cronici.
Allegri però crede di poterlo cambiare. Di poter fargli fare lo switch definitivo, quello che lo proietti davvero nell’élite dei top player. Ma bisogna vedere se sarà possibile farlo con addosso la maglia del Milan o altrove.
Il Bayern si guarda intorno: molla Leao e fa felice Allegri
Perché Leao sul mercato piace. E parecchio. In questi giorni si è mosso qualcosa in Germania: il Bayern Monaco ha chiesto informazioni, cercava un esterno offensivo a sinistra e il nome di Leao era in cima alla lista. Ma appena è arrivata la risposta da Milano – 100 milioni o niente – tutto si è un po’ arenato. I bavaresi pensavano di spendere intorno ai 60. E così si sono voltati altrove.
Già da tempo il Bayern ha messo gli occhi su Nico Williams. E ora, con la clausola fissata proprio a 60 milioni, lo spagnolo dell’Athletic Bilbao è diventato più di una tentazione. È un 2002, con già una bella fetta d’Europa giocata, e ha appena trascinato la Spagna in cima al continente. Profilo perfetto per chi cerca talento, gamba, futuribilità. Tutto quello che il Bayern voleva trovare in Leao, ma con meno incognite e un prezzo più abbordabile. L’ostacolo? La richiesta del calciatore, che vuole 20 milioni l’anno lordi. Obiettivamente tanti.
Ma risolvendo questi problemi si ribalta lo scenario: se i tedeschi affondano davvero il colpo su Nico, Leao resta senza acquirenti forti. A quel punto, chi altro può arrivare a 100 milioni? Difficile trovarli in giro, oggi. E allora diventa più probabile che resti. Che rimanga al Milan. E magari, con Allegri, che diventi finalmente quello che tutti aspettano da anni.
Non è solo una suggestione. È un’ipotesi concreta. La permanenza di Leao, che pochi avrebbero pronosticato a inizio estate, ora sembra sul tavolo. Perché il mercato è fatto di equilibri, ma anche di occasioni perse. E quella del Chelsea per Maignan, o del Bayern per Leao, potrebbe essere una di quelle. Allegri lo sa. E lo aspetta. Perché ha già in mente come lavorarci. E perché forse ha più voglia lui di allenare Leao, che Leao di cambiare aria.