Mondiale per Club, non solo Mastantuono: 7 baby fenomeni che meritano la vostra attenzione

Giovani. Determinati. Pronti a sorprendere. Dal Brasile al Portogallo, dal River Plate al Bayern Monaco: sette nomi destinati a far parlare di sé. Questo Mondiale per Club potrebbe essere la loro prima grande ribalta

Franco Mastantuono esulta davanti ai tifosi del River Plate
Mondiale per Club, non solo Mastantuono: 7 baby fenomeni che meritano la vostra attenzione (AnsaFoto) – serieanews.com

Il Mondiale per Club 2025 non sarà solo la passerella dei soliti noti. Questa volta, tra Messi, Mbappé e compagni, ci saranno anche volti giovani, gambe leggere e fame vera.

Alcuni li conosciamo già: Petar Sucic, ad esempio, promette grandi cose dopo il suo arrivo all’Inter e le grandi premesse della vigilia. Ma ce ne sono altri, alcuni ancora non conosciutissimi al grande pubblico, che hanno già il talento per lasciare il segno. E che potrebbero sfruttare la vetrina americana per fare il salto definitivo. Sette nomi, sette storie da tenere d’occhio in una competizione che, tra tutte, rischia di essere la più imprevedibile.

Perché quando hai diciassette, diciotto o vent’anni, non c’è niente da perdere. Ma tutto da conquistare.

Franco Mastantuono (River Plate, 17 anni)

Il più giovane dei giovani, ma anche il più famoso. Trequartista mancino del River Plate, nato nell’agosto 2007, è già titolare fisso e riferimento tecnico della squadra. Sette gol e quattro assist nel 2025, uno più bello dell’altro, e una personalità che lascia di stucco: gioca come se fosse il suo quarto torneo mondiale, non il primo.

Franco Mastantuono esulta
Franco Mastantuono, River Plate, 17 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Il Real Madrid ha già messo le mani su di lui pagando la clausola da 45 milioni e strappandolo a PSG e Inter che lo seguivano, ma resterà a Buenos Aires fino alla fine dell’anno. Al Mondiale per Club sarà il più osservato tra i ragazzi del 2007, e non solo perché è il più giovane: ha visione, tocco, gol, calci piazzati, e una tranquillità che in Argentina hanno visto solo nei predestinati. Lo volevano tutti, ha scelto le Merengues. Ora deve solo continuare a far parlare il campo.

Estevao Willian (Palmeiras, 18 anni)

In Brasile lo chiamano “Messinho”, ma lui quel soprannome lo sopporta poco. Preferisce che si parli del suo gioco, fatto di dribbling secchi, progressioni a destra e sinistro che fa paura. È nato nell’aprile 2007 e il Chelsea ha già speso più di 60 milioni per assicurarselo. Resterà al Palmeiras fino a dicembre e intanto giocherà il Mondiale per Club da titolare.

Estevao Willian esulta dopo un gol
Estevao Willian, Palmeiras, 18 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Nel 2025 ha segnato già 11 reti tra campionato e Copa Libertadores, risultando decisivo anche nei big match. In totale siamo già a 26, a soli 18 anni. Può giocare esterno alto o seconda punta, parte da destra ma taglia spesso verso il centro per cercare la conclusione. Tecnicamente è completo, atleticamente in crescita. Per molti è il miglior prospetto uscito dal Brasile dopo Vinicius. E non è un’esagerazione. Occhi puntati.

Rodrigo Mora (Porto, 18 anni)

Non lo conoscono ancora in molti, ma Rodrigo Mora è uno di quei nomi che iniziano a circolare nei taccuini dei grandi club. Nato nel maggio 2007, è un numero 10 classico: visione di gioco, sensibilità tecnica, gol e rifiniture. Con il Porto ha segnato 10 gol in campionato, aggiungendo 4 assist e numerose giocate decisive. Ha esordito in prima squadra prima dei 18 anni e si è preso la scena con una naturalezza da veterano.

Rodrigo Mora in allenamento col Portogallo
Rodrigo Mora – Porto, 18 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Gioca sempre a testa alta, ama ricevere tra le linee e sa calciare con entrambi i piedi, anche se predilige il destro. Il Porto lo ha blindato con una clausola da 70 milioni, ma PSG e Manchester United stanno seguendo ogni sua mossa. Il Mondiale per Club sarà per lui una sorta di esame di maturità internazionale. E il primo confronto diretto con Messi potrebbe essere la miccia che accende tutto.

Dario Essugo (Chelsea, 20 anni)

Mediano di rottura, fisico compatto e grande senso tattico. Dario Essugo è uno di quei centrocampisti che non fanno rumore ma tengono in piedi la squadra. Nato nel marzo 2005, ha debuttato a 16 anni con lo Sporting Lisbona e ha già accumulato esperienza in Liga con il Las Palmas, dove ha giocato titolare per tutta la stagione.

Dario Essugo in azione col Las Palmas
Dario Essugo – Chelsea, 20 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Nell’estate 2025 è passato al Chelsea per circa 25 milioni: Maresca lo ha voluto con sé proprio per la sua capacità di gestire l’equilibrio tra difesa e costruzione. Sa coprire ampie porzioni di campo, ha un buon senso dell’anticipo e gioca semplice. Non è il classico mediano moderno da highlights, ma uno che i compagni cercano sempre per uscire dal pressing. Potrebbe diventare una pedina chiave del Chelsea in questo torneo, specie nelle partite più complicate.

Liam Delap (Chelsea, 22 anni)

Attaccante inglese classe 2003, figlio dell’ex Stoke Rory Delap, ha finalmente trovato continuità con l’Ipswich segnando 12 gol in Premier League. Prima di quest’anno era considerato una promessa in cerca di spazio. Ora il Chelsea ha deciso di puntare su di lui, pagandolo 35 milioni e offrendogli la maglia numero 9.

Liam Delap con la maglia dell'Ipswich
Liam Delap – Chelsea, 22 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Fisico da centravanti vero, piedi buoni e ottimo gioco aereo, Delap è un 9 che può tenere palla, aprire spazi e attaccare l’area. Al Mondiale per Club parte come alternativa, ma le sue caratteristiche potrebbero tornare utili già nella fase a gironi. Non sarà il talento più raffinato del torneo, ma ha una fame che si vede negli occhi. E se gli capita una palla buona, difficilmente la spreca.

Jobe Bellingham (Borussia Dortmund, 19 anni)

Il cognome è pesante, ma Jobe sta tracciando la sua strada. Fratello di Jude, mezzala moderna con inserimenti e fisico da mediano puro. Nato nel settembre 2005, è stato protagonista nella promozione del Sunderland in Premier League e ha chiuso la stagione con numeri importanti. Il Borussia Dortmund lo ha acquistato per 30 milioni puntando forte su di lui e aggregandolo a una rosa che in USA presenta anche due giovani italiani dal grande futuro.

Jobe Bellingham in allenamento col Borussia Dortmund
Jobe Bellingham – Borussia Dortmund, 19 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

Ha firmato a inizio giugno ed è volato subito al Mondiale per Club con la nuova maglia. Giocatore potente, dinamico, sempre nel vivo dell’azione. Non ha ancora la completezza del fratello, ma ha più forza fisica e senso del gol. A Dortmund lo vedono come un investimento a medio termine, ma intanto si prenderà minuti veri già nella rassegna americana. Il primo passo verso qualcosa di grande.

Tom Bischof (Bayern Monaco, 19 anni)

Tedesco, mancino, elegante. Tom Bischof è il profilo che ogni squadra vorrebbe in mediana. Nato a giugno 2005, ha totalizzato 31 presenze e 5 gol con l’Hoffenheim prima di passare al Bayern Monaco a parametro zero. Il club bavarese ha deciso di inserirlo subito nella rosa per il Mondiale per Club, accelerando i tempi.

Tom Bischof in azione con l'Hoffenheim
Tom Bischof – Bayern Monaco, 19 anni (AnsaFoto) – serieanews.com

È un giocatore intelligente, bravo nel palleggio corto e preciso nei calci piazzati. A differenza di molti pari età, non gioca per la giocata appariscente ma per la funzionalità. Ha anche esordito in nazionale maggiore a giugno, pochi giorni prima del trasferimento. Al Bayern partirà dietro nelle gerarchie, ma può sorprendere. Se il torneo sarà lungo, un centrocampista come lui può tornare molto utile. E se si libera al limite, sa anche colpire.

Sette ragazzi con età diverse e percorsi differenti. Ma tutti con un punto in comune: non vogliono aspettare il futuro. Vogliono giocarlo, adesso. Il Mondiale per Club è la loro prima vera chiamata. Non resta che ascoltare cosa hanno da dire.

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