Un addio silenzioso, un’occasione a costo zero e una vecchia intesa che potrebbe riaccendersi. Firenze guarda avanti e lo fa con l’aiuto di Stefano Pioli. E, forse, di un suo scudiero
La Fiorentina sta per iniziare ufficialmente la start-up del nuovo progetto Pioli. L’allenatore dello Scudetto del Milan ha lasciato l’Al-Nasr ed è pronto per sedersi sulla panchina viola, anche se solo virtualmente per ora. Ha dovuto tenere tutto in stand-by per questioni fiscali fino a fine mese, ma adesso ci siamo. Pronto a portare la sua esperienza e il suo know-how a Commisso e al suo gruppo di lavoro.
Il primo segnale è stato chiaro: affare Dzeko già definito, che potrebbe diventare un po’ il giro della sua idea di calcio a Firenze. Aggiunto anche uno dei giovani più interessanti del panorama italiano, Jacopo Fazzini. Ora tocca al resto della rosa. E bisogna anche sistemare qualche grana lasciata in sospeso.
Una delle più spinose riguarda Dodò. Il terzino brasiliano si aspettava un rinnovo che portasse il suo stipendio in linea con quello degli altri big della rosa, nonostante il contratto in scadenza nel 2027. Ma questo rinnovo non è arrivato. Dodò non l’ha presa bene. Ha chiesto la cessione, e lo sta facendo con insistenza.
Pioli dovrà gestire anche questo. Ma a prescindere dal destino di Dodò, un altro terzino destro serve. E la situazione si è incastrata quasi da sola.
Calabria si svincola dal Milan: esperienza e “fiducia” per Stefano Pioli
È ufficiale: Davide Calabria è svincolato. Ha finito il prestito al Bologna, è tornato al Milan, ma senza rinnovo. Il contratto è scaduto. Niente prolungamento, niente trattativa. Fine.
E qui si apre una porta molto interessante per Pioli. Perché Calabria è uno dei suoi pupilli. Lo ha lanciato, lo ha reso capitano, ha vinto con lui uno Scudetto. Lo ha reso un riferimento. Dopo l’addio di Pioli, per Calabria al Milan è cominciata una lenta uscita di scena.
Adesso potrebbe ripartire proprio da chi ha creduto in lui fin dall’inizio. Pioli ha bisogno di uomini che conoscono il suo calcio, che lo interpretano con naturalezza. Calabria è uno di quelli. Potrebbe diventare il suo scudiero anche in viola. Guardare le spalle a Dodò, se resta. Prenderne il posto, se parte.
Un’operazione a costo zero. Intelligente. Che darebbe nuova linfa a un giocatore che ha ancora tanto da dire, e che alla Fiorentina troverebbe spazio, fiducia, e un allenatore che lo stima.
In più, sarebbe un segnale chiaro: si parte da facce affidabili. Da gente che non ha bisogno di mille parole per capire cosa vuole l’allenatore. Calabria può diventare il primo tassello silenzioso ma decisivo di questa Fiorentina 2.0. E forse anche uno dei più coerenti.