Aveva trovato pace e tranquillità, poi si è seduto l’unico che non doveva arrivare. Adesso si cerca una via d’uscita, forse con uno che conosce lo stesso tipo di addio
Gian Piero Gasperini, si sa, è un allenatore molto particolare. Se ti prende sotto la sua ala, puoi diventare un giocatore internazionale. È successo a tanti, l’ultimo “miracolo” probabilmente è Charles De Ketelaere. A Bergamo si è trasformato: da oggetto misterioso a protagonista.
Ma se a un certo punto Gasp decide che non gli vai più a genio, allora fine dei giochi. Non si torna più indietro. Per informazioni, chiedere a Papu Gomez, forse l’emblema più clamoroso di questa tendenza del tecnico a litigare praticamente con chiunque. O magari provate a fare la stessa domanda a Pierluigi Gollini, attuale secondo portiere della Roma.
Gollini è uno di quelli che con Gasperini ci ha litigato forte. Non una semplice discussione, ma una rottura totale. Si erano presi, all’inizio. Sembrava uno dei suoi uomini. Poi qualcosa si è spezzato, e da lì non si è più rimesso in piedi. E ora, ironia della sorte, dopo giri strani e panchine silenziose, se lo ritrova di nuovo davanti. Alla Roma.
Arrivato l’anno scorso come secondo (o terzo) portiere, Gollini sembrava essersi messo l’anima in pace. Guardare le spalle a Svilar e niente di più. Un ruolo silenzioso, senza ambizioni, quasi accettato per inerzia. Ma la stagione è finita, è cambiata la guida tecnica, e il caso ha voluto che sulla panchina giallorossa si sedesse proprio lui. Gasperini.
Gollini e la lite con Gasperini: ma anche lo “scambio” ci ha litigato!
Era il 2017 quando Gollini arrivò all’Atalanta. Nel 2019 era titolare fisso. Poi succede qualcosa. Un episodio, un confronto, forse più di uno. Fatto sta che perde il posto. E con Gasperini, quando perdi il posto per motivi personali, è come se non esistessi più.
A gennaio 2022 parte per il Tottenham in prestito, senza troppa gloria. Poi c’è la Fiorentina, dove parla chiaro: “Non sono andato via per motivi tecnici, ma per problemi con una persona”. Non serve un traduttore. E quella persona oggi allena la squadra in cui Gollini è tesserato. Non può funzionare.
Per questo la Roma si guarda attorno. E l’idea è quella di uno scambio col Milan. Dentro Sportiello, fuori Gollini. Curioso il fatto che anche Sportiello con Gasperini non si fosse lasciato proprio benissimo. Anzi, anche lì c’era stato uno scontro. Dopo alcune buone partite, Gasp lo mise da parte per Berisha. Fine dei giochi. Sportiello fece le valigie e cercò fortuna altrove.
Ora però le cose sembrano diverse. Se davvero dovesse arrivare alla Roma, significa che qualcosa si è ricucito. Ma con Gollini no. Con Gollini evidentemente è proprio finita. Gasperini è così. Totale. Ti prende e ti valorizza oppure ti cancella. Non ci sono vie di mezzo. La lista di quelli con cui ha avuto problemi è lunga, e non solo tra i calciatori.
E oggi, a Roma, sta per ricominciare da zero. Anche nei rapporti. Alcuni si ricompongono. Altri no. Quello con Gollini, evidentemente, è nella seconda categoria.